Controllo di vicinato, il quartiere tira dritto

MOGLIANO. Avanti tutta sul controllo di vicinato: il quartiere Est tira dritto e si prepara a rendere operativo, in tempi brevi, il progetto collettivo sulla sicurezza. Archiviato il rammarico per il «niet» con cui la maggioranza di centro sinistra che amministra Mogliano ha bocciato in consiglio comunale per la seconda volta questa iniziativa, l’associazione di quartiere presieduta da Piergiorgio Ruffoni lunedì scorso ha fatto un ulteriore passo in avanti. «Si è svolta un’assemblea tecnico-organizzativa» spiega il presidente «durante la quale abbiamo avuto altre adesioni. Assieme al nostro referente di zona abbiamo analizzato i comportamenti da adoperare, è stato un primo incontro di formazione, ce ne saranno altri. Nel frattempo il nostro gruppo verrà iscritto nella rete nazionale del controllo di vicinato».
A guidare i volontari attraverso la concretizzazione di questo progetto c'è Alberto Gatti, di Spinea, che è uno dei principali referenti locali per l'associazione nazionale Controllo di Vicinato, attivo nelle province di Venezia, Padova e Treviso. «La costituzione di un gruppo di vicinato può avvenire anche senza il supporto dell’amministrazione perché si tratta di un’iniziativa popolare», spiega Gatti, «nel caso del Comune di Treviso è stato siglato un Patto per la Sicurezza che include anche il controllo di vicinato, per quanto riguarda il comune di Mogliano, in questo momento, il gruppo è già costituito e tra pochi giorni verrà fatto l'avviamento, questo significa che fisicamente il gruppo inizierà a lavorare con la propria rete, che conta più di 50 persone. L'incontro di lunedì sera era il terzo». Come in molte altre zone del Veneto, anche i cittadini di Mogliano, hanno deciso di aderire a questa iniziativa che ha come obiettivo quello di arginare, attraverso un attento monitoraggio del proprio territorio, i fenomeni di microcriminalità. Furti e piccoli atti di vandalismo nel quartiere più popoloso della città sono all'ordine del giorno: la speranza dei tanti volontari che stanno partecipando in questi mesi alla fase preliminare, è quella di limitare i danni, attraverso opportune segnalazioni alle forze dell'ordine. «Oltre al quartiere Est» spiega Gatti «c'è anche la frazione di Marocco che sta iniziando questo percorso. Probabilmente si aggiungeranno altri quartieri». E forse anche altri comuni, come Quinto di Treviso, dove si sono già svolti alcuni incontri esplorativi. E Mogliano? «Alcune settimane fa ho chiesto un incontro al sindaco Carola Arena» spiega Gatti «che è anche assessore alla sicurezza, non ho ancora risposta, ma noi non chiudiamo le porte continuiamo a sperare in una collaborazione anche con l'amministrazione comunale». (m.m.)
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