«Controllo della velocità, vanno tolti i cartelli bluff»

Il cartello recita: «Attenzione, controllo elettronico della velocità». Anche se poi l’autovelox non c’è. Parte una crociata contro i cartelli “truffa” (e ritenuti pericolosi) che non sono seguiti da alcun telelaser. È quella che ha intenzione di intraprendere l’avvocato Fabio Capraro chiedendo innanzitutto l’annullamento di una serie di sanzioni amministrative staccate a numerosi automobilisti trevigiani, poi promuovendo un’istruttoria per chiedere la rimozione, almeno nella provincia di Treviso, dei cartelli che per la legge e per il ministero dei trasporti sono stati installati illecitamente. Oltre a numerose sentenze dei giudici di pace trevigiani, infatti, anche il ministero dei Trasporti ha imposto, dopo aver stigmatizzato l’utilizzo superfluo di segnali di qualsiasi tipo, che i segnali che annunciano una postazione telelaser debbano essere “ben visibili e luminosi”. In varie sentenze di giudici di pace si legge che i segnali permanenti di «controllo elettronico della velocità» rappresentano un pericolo in quanto, in diversi casi, la vista del cartello ha indotto il conducente come riflesso condizionato a frenare all’improvviso, causando anche tamponamenti a catena. La violazione della norma contestata dall’avvocato Capraro è semplice: accade che gli automobilisti vengano multati da telelaser mobili non segnalati, o segnalati da cartelli verticali fissi. Circostanza che va contro la legge del 2007 secondo la quale, con l’articolo 142 del codice della strada, è illegittimo il rilevamento della velocità effettuato mediante telelaser, e nullo il verbale di contestazione quando per segnalare una postazione temporanea di velocità sia stata adottata una segnaletica permanente con la dicitura «velocità controllata elettronicamente». (f.p.)
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