Contestati aghi e provette, chiesta perizia

TREVISO. Aghi e provette per il prelievo del sangue, per una fornitura complessiva che ammonterebbe a circa 600 mila euro. Secondo l'Usl 9 questi materiali non sarebbero del tutto conformi ai requisiti. E' così che nei mesi scorsi una decina di segnalazioni sono state inviate dall'azienda sanitaria trevigiana alla ditta fornitrice dei presidi, la Vacutest Kima S.r.l. di Piove di Sacco.
Di fronte alle lamentele di medici e infermieri trevigiani, l'industria padovana, leader nella produzione di dispositivi da laboratorio ha deciso di fare ricorso avanti al Tribunale di Treviso chiedendo di avviare un procedimento di verifica in contraddittorio del prodotto. «Abbiamo ritenuto per scrupolo di richiedere al giudice di disporre una consulenza tecnica preventiva finalizzata ad accertare che i dispositivi offerti dalla Vacutest Kima sono idonei all'utilizzo e conformi al materiale commissionato, accertando in particolare la rispondenza e la conformità delle provette sottovuoto per la raccolta del sangue per le analisi di laboratorio e degli aghi per il prelievo» fa sapere Fulvio Lorigiola, legale incaricato di difendere la ditta padovana. Le parti compariranno davanti al giudice martedì 27 ottobre, per la nomina del consulente d'ufficio che testerà i prodotti forniti dall'azienda di Piove di Sacco all'Usl 9.
«Nel gennaio del 2014 Vacutest Kima ha ottenuto l'aggiudicazione di un appalto regionale e ha sottoscritto contratti con 19 Usl venete arrivando a distribuire più di un milione 300 mila tra aghi e provette» continua l'avvocato Lorigiola, «dall'Usl 9 sono arrivate meno di una decina di contestazioni, ma preferiamo che la bontà del prodotto Vacutest Kima sia comunque verificata da un terzo, un consulente nominato dal giudice». La vicenda trevigiana riflette in buona parte quanto accaduto l'anno scorso a Vicenza. All'epoca, l'Usl 6 aveva riscontrato perdite di sangue sul 9% dei sacchetti contenenti provette provenienti dal Pronto Soccorso e aveva così ipotizzato che l'imbrattamento con materiale biologico, potenzialmente infetto, potesse mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori. «Nel caso di Vicenza il consulente tecnico d'ufficio ha confermato che provette e aghi della Vacutest Kima sono puntualmente rispettosi della normativa. Confidiamo che ciò avvenga anche per Treviso». L'avvocato Aldo Agostinacchio difenderà invece gli interessi dell'Usl 9 nella vertenza. (v.c.)
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