Consulente incassa i soldi della cliente

CONEGLIANO. Si fidava di lui perchè era stato il suo consulente finanziario di fiducia. Lui aveva cambiato posto di lavoro e operato per diverse banche, ma lei era sempre rimasta sua cliente. Poi gli ha però «tirato un pacco» da 50 mila euro. Le era stato detto che il denaro sarebbe stato investito in modo sicuro. Invece, come accertato dalla Guardia di Finanza, non c'è stato alcun investimento: i soldi sono stati versati nel conto corrente di Alberto Dal Zotto, 38 anni già residente in pieno centro a Conegliano in corso Vittorio Emanuele e poi a Susegana.
La truffata è una trentenne di Conegliano. L'uomo, risultato irreperibile in seguito alle indagini condotte dalla procura, era stato radiato dalla Consob nel novembre 2009 dall'albo dei promotori finanziari. La società per cui operava aveva segnalato le gravi irregolarità. Dal Zotto era iscritto all'albo dal febbraio 2002. Gli episodi per cui è finito sul banco degli imputati si sono verificati all'inizio 2008. Ieri ha preso il via il processo.
Oltre che di truffa è imputato di falsità in scrittura privata e appropriazione indebita. La sua cliente aveva denunciato di aver ricevuto una proposta per investire 50 mila euro in obbligazioni. Prima le ha fatto compilare un assegno da 10 mila euro, poi prelevando 40 mila euro con quattro assegni circolari dal conto corrente della cliente falsificando la firma della donna.
La coneglianese ieri in aula ha riferito di non aver siglato gli assegni circolari e che il contratto che le era stato proposto in realtà non era valido. Il finanziare che aveva effettuato le indagini ha testimoniato come gli assegni, con la girata di Dal Zotto, siano finiti in un conto a lui intestato. Inoltre l'ex promotore finanziario è stato accusato dalla stessa donna di aver prelevato 1.500 euro in contanti sempre mettendo la sua firma falsa nell'ordine. Il giudice del tribunale di Conegliano ha fissato la sentenza per il 29 aprile. La Consob invece ha già dato il suo responso.
La delibera di radiazione fa riferimento a un raggiro simile di cui si è reso protagonista Alberto Dal Zotto. La Commissione nazionale per la società e la borsa sottolinea come siano stati «pienamente accertati gli illeciti ascritti al promotore, i quali trovano ampia conferma nelle evidenze istruttorie acquisite al procedimento e, in particolare, nelle copie fotostatiche degli assegni posti all'incasso dal signor Dal Zotto e della modulistica contrattuale relativa all'operazione rimasta non eseguita e recante la sottoscrizione dello stesso promotore, che l'interessato, pur regolarmente edotto delle proprie facoltà difensive, non ha ritenuto di dover confutare in alcun modo». Davanti alla Consob il promotore finanziario non si era avvalso di nessuno strumento difensivo.
Diego Bortolotto
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