Consorzio Prosecco Doc confermati i vertici

CONEGLIANO. La bufera di inizio anno sul deficit di produzione del Prosecco non fa vittime: il cda del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc ha confermato, ieri pomeriggio, sia il presidente uscente Stefano Zanette, che i vice Giorgio Serena e Fulvio Brunetta, e il direttore Luca Giavi. Obiettivo della “nuova” squadra, ora, sarà l’approvazione delle modifiche al disciplinare per far fronte alla carenza di scorte. Le conferme del Cda erano nell’aria, ma sono state ufficializzate ieri: la conferma di Zanette è avvenuta per acclamazione.
«Sono contento della sostanziale conferma della squadra, prima a livello di consiglio, ora di comitato esecutivo», le prime parole di Zanette da presidente rieletto, «le sfide che ci attendono saranno sempre più impegnative e in questi anni, anche a fronte di non poche difficoltà, le abbiamo prontamente affrontate».
La sfida per un futuro in cui la produzione raggiungerà (questa volta davvero) il tetto massimo dei 20 mila ettari, e in cui non si potrà puntare sulla quantità, sarà quella di aumentare il valore di un prodotto conosciuto, ma non sempre “riconosciuto” dai consumatori, rispetto ad altre realtà: «Dovremo lavorare tutti assieme, con l’unico obiettivo di consolidare una realtà economica unica a livello nazionale che potrà continuare ad avere successo solo se le strategie saranno chiare e condivise, capaci di legare in un rapporto continuo e costante le aziende al Consorzio, in un’ottica di gestione della denominazione Prosecco intesa come “Bene Comune”. Concetto che sarà affrontato da ogni punto di vista: dalla sostenibilità al potenziamento del valore della denominazione, al fine di garantire il mantenimento di un alto livello qualitativo assicurando al contempo un equo riconoscimento all’impegno profuso da tutta la filiera».
E sarà proprio questa la priorità del nuovo corso: «Dobbiamo portare a casa dal Ministero le modifiche del disciplinare, in modo da renderle attive per la prossima campagna vendemmiale», ha annunciato il direttore Giavi. Si tratterà di custodire una riserva vendemmiale da utilizzare nelle annate sfavorevoli, e di poter facilitare i tagli con i vitigni minori per aumentare i volumi nelle prossime stagioni. «Gli obiettivi ora sono Usa, Russia, Cina, Giappone, Australia. È qui che dobbiamo fare informazione, perché il nostro prodotto sia riconosciuto. Investiremo nel progetto un milione e 200 mila euro», conclude Giavi.
Nel nuovo cda anche Fulvio Brunetta, Giangiacomo Scotti Gallarati Bonaldi, Bonaldi, Giuseppe Facchin, Pietro Biscontin, Valerio Cescon, Pierclaudio De Martin, Giancarlo Guidolin, Giancarlo Lechtaler, Vanino Negri , Gianpietro Tittonel, Tania Tonon, Nicola Zaggia, Giancarlo Moretti Polegato, Domenico Zonin, Gabriele Cescon, Alessio Del Savio, Adriano Dal Bianco, Giorgio Serena, Alessandro Botter, Adriano Brisotto.
Andrea De Polo
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