«Confidi, i Comuni ci aiutino Bastano 1.000 euro ciascuno»

Mille euro di contributo da ciascuno dei 95 comuni che compongono la provincia di Treviso. Questo la richiesta lanciata ieri con un allarmante appello da Renzo Sartori, presidente del confidi di...

Mille euro di contributo da ciascuno dei 95 comuni che compongono la provincia di Treviso. Questo la richiesta lanciata ieri con un allarmante appello da Renzo Sartori, presidente del confidi di Confartigianato, cooperativa che agevola l'accesso al credito bancario per le imprese attraverso la prestazione di garanzie. Una sorta di cerniera che rende più semplice la chiusura di accordi tra le aziende e le banche, dotata però di risorse sempre più insufficienti rispetto alla crescente esigenza di denaro da parte delle imprese, chiamate tra pochi giorni a pagare le tredicesime. «I nostri comuni possono fare molto - scrive in una lettera aperta Sartori, che solo un mese fa aveva parlato di oltre 300 aziende in grave crisi di liquidità - Potrebbero dare ad esempio un sostegno al centro cooperativo perché questo, a sua volta, moltiplichi l’aiuto alle piccole imprese. Infatti se ognuno dei 95 consigli comunali decidesse di stanziare un fondo anche di soli mille euro, noi potremmo mettere in moto finanziamenti per un totale di 1 milione e 900 mila euro e garantirli fino a 950 mila euro». Il meccanismo è semplice: ogni euro di controgaranzia prestato dai confidi alle banche vale venti euro di finanziamento rilasciato poi all'impresa. Il patrimonio dei confidi è al momento insufficiente. «I soldi che ci verserebbero i comuni basterebbero intanto per tranquillizzare gli istituti di credito e permettere alle piccole imprese non solo di sopravvivere ma soprattutto di pensare ai progetti per l’innovazione, di mantenere la professionalità dei loro collaboratori, di assumere giovani e, quando possibile, di aggregarsi per competere sui mercati mondiali - continua Sartori - Purtroppo però il progetto resta un sogno se guardiamo ai dati attuali, perché su 95 comuni soltanto 14 hanno stanziato un fondo destinato a sostenere le imprese nel 2010. E in 13 anni i contributi dei comuni sono più che dimezzati. Sono passati da quasi 54 mila euro a 25 mila e 861 euro lo scorso anno». Il saldo del 2011 è addirittura peggiore: solo quattro comuni su 95 hanno dato un contributo ai confidi: Asolo, Castelfranco, Cessalto e Tarzo. L'anno scorso erano Castelfranco, Castello di Godego, Cessalto, Cordignano, Loria, Povegliano, Quinto, Resana, Riese, Roncade, Silea, Susegana, Trevigiano, Treviso, e Vedelago. Proprio il capoluogo di provincia è tra quelli che hanno offerto meno: 1.398 euro nel 2010 contro i 14 mila di Castelfranco, comune che partecipa maggiormente al fondo. «Secondo me ci sono addirittura molti assessori comunali che purtroppo non sanno nemmeno cosa sia un confidi - avverte Sartori - non si rendono conto che un minimo aiuto porta a un grande beneficio alle imprese del loro territorio».(e.l.t.)

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