Conegliano, vitto e alloggio a chi è in difficoltà

A partire da oggi la struttura della Piccola Comunità dell'Uls7 apre il "pronto soccorso sociale", darà aiuto ai cittadini poveri o in crisi

CONEGLIANO. L’azienda socio sanitaria, l’Usl 7, si trasforma in Caritas, venendo incontro ai disperati, agli impoveriti dalla crisi, senza per questo mettersi in concorrenza con la Chiesa, anzi supportandola. Gianantonio Dei Tos, direttore generale, ha annunciato l’apertura da oggi a Conegliano, alla Piccola Comunità in via Molmenti, di un “Pronto Soccorso sociale” che garantirà vitto e alloggio a coloro che, nell’ambito del territorio dell’Unità sanitaria, vengano a trovarsi in situazioni di disagio sociale gravi che richiedano una presa in carico immediata, in attesa della definizione di percorsi ad hoc da parte dei Servizi competenti.

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Dei Tos spiega che l’iniziativa, «particolarmente importante in un periodo di crisi nella quale sono aumentate le situazioni di fragilità», è frutto di un progetto sperimentale messo a punto dalla Conferenza dei sindaci, presieduta da Floriano Zambon, di una sensibilità unica in tema, e dall’Azienda socio sanitaria, in collaborazione con l’associazione Piccola Comunità. «I destinatari del progetto saranno le persone alle prese con situazioni di emergenza di natura sociale, ad esempio chi si trova in gravi difficoltà economiche, senza lavoro e senza parenti, o chi è senza casa e non ha una rete familiare di supporto – spiega il direttore generale –. Grazie alla collaborazione, già consolidata nel tempo, tra risorse pubbliche e private del territorio, saranno accolte temporaneamente in una delle strutture della Piccola Comunità».

La situazione di emergenza potrà essere segnalata, oltre che dai Comuni e dall’Usl 7, anche dai servizi di pubblica sicurezza e da tutte quelle realtà del pubblico, del privato sociale e del volontariato che possono entrare in contatto con questa fascia di popolazione: la Piccola Comunità metterà a disposizione immediatamente il posto letto, con accoglienza garantita nell’arco di tutte le 24 ore, 7 giorni su 7. Il progetto “Pronto soccorso sociale” prende il via oggi: la sperimentazione durerà un anno; il finanziamento, pari a 10 mila euro, sarà a carico del bilancio sociale dei Comuni. «L’iniziativa rappresenta un ulteriore esempio della già comprovata sensibilità di questo territorio alle situazione di bisogno e della sua capacità di tradurre il “pensiero solidale” in risposte concrete» commenta Dei Tos. Il “Pronto Soccorso sociale” rappresenta un’occasione di raccordo fra le numerose realtà che già intervengono, a diverso titolo e su diversi livelli, nell’ambito della marginalità, di cui recente esempio è l’avvio a Conegliano di “Casa Murialdo”, casa di accoglienza gestita dalla Caritas, che – condivide il direttore generale con il presidente dei sindaci, Zambon – rappresenterà un significativo nodo della rete d’intervento.

Francesco Dal Mas

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