Conegliano sommersa dalla grandine: bomba d’acqua si abbatte nell’Alta Marca

Una forte grandinata ha colpito Conegliano, trasformando le strade in torrenti e causando allagamenti nel centro e nella zona industriale di Zoppè. Già 1 milione e mezzo di euro di danni

Lorenza Raffaello
La bomaba d'acqua che si è abbattuta sul centro di Conegliano
La bomaba d'acqua che si è abbattuta sul centro di Conegliano

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 22 maggio, una violenta grandinata ha colpito Conegliano, causando significativi disagi e danni in diverse zone della città.

Le piogge torrenziali, accompagnate da grandine intensa, hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti, rendendo difficoltosa la circolazione e provocando allagamenti diffusi.

Tutte le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale sono state mobilitate immediatamente per gestire l'emergenza e prevenire ulteriori danni.

Gli interventi si sono concentrati principalmente nel centro di Conegliano, che è stato completamente imbiancato dalla grandine, creando uno scenario insolito e pericoloso per i cittadini.

Particolarmente colpita è stata anche la zona industriale di Zoppè, dove l'accumulo di acqua ha causato allagamenti significativi, mettendo in difficoltà molte attività commerciali e produttive.

L'intensità della grandinata e delle piogge ha messo a dura prova i sistemi di drenaggio della città, causando disagi anche nella zona della sinistra Piave, ora interessata dalle operazioni di soccorso e gestione dell'emergenza.

I vigili del fuoco assieme alla Protezione Civile stanno lavorando senza sosta per liberare le strade dalla grandine e dall'acqua accumulata, cercando di ripristinare la normalità il più rapidamente possibile.

Al momento sono impegnati nei comuni di Conegliano e Vittorio Veneto per danni allagamenti ed alberi pericolanti: sono 60 gli interventi in coda e 10 le squadre impegnate sul campo.

Il più colpito è Viale Italia di Conegliano. Secondo una prima stima, ad oggi il solo costo dei danni della prima ondata nelle strade provinciali e negli edifici scolastici supera 1.500.000 euro.

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