Conegliano, settemila farmaci in dono al dispensario della Caritas

CONEGLIANO. Oltre seimila farmaci, per un valore di 60 mila euro, sono stati recuperati dal dispensario solidale della Caritas e donati a malati e persone bisognose. A novembre dello scorso anno era stato attivato il progetto, che nel suo primo anno ha già avuto successo e ora mira ad ampliarsi. L’emergenza in questi mesi non ha fermato l’attività del centro “Madre Teresa” di Conegliano, dove si possono portare medicine non utilizzate, ma ancora valide.
LE DONAZIONI
Circa 7 mila sono stati i farmaci ricevuti, 909 sono state scartati, perché scaduti o non idonei, ma la maggior parte, 6036, sono stati recuperati. Caritas inoltre ha acquistato oltre un centinaio di nuove confezioni per donarle sempre gratuitamente e altre 125 sono arrivate con l’iniziativa “Pane e tulipani”. Si tratta soprattutto di antinfiammatori, antidolorifici, vitamine, tranquillanti. I medicinali sono stati destinati anche a comunità di religiosi, al settore farmaceutico territoriale dell’Usl 2, al centro per diabetici.
IL PROGETTO
«Il progetto ha dato buoni risultati e si può ridurre lo spreco - spiega il direttore sanitario Claudio Penco – i farmaci vengono consegnati al dispensario, la farmacia territoriale li controlla e li certifica come idonei alla donazione e ritornano in dispensario per essere resi disponibili alla distribuzione per le persone bisognose». L’idea era nata dalla collaborazione tra i Centri di ascolto della Caritas e la Croce rossa di Conegliano, con riferimento il territorio dell’ex Usl 7, come ulteriore supporto a chi non ha risorse economiche e rischia di non curarsi.
CHI E COSA PUO' DONARE
Chiunque può consegnare i farmaci che ha in casa e fornire così un aiuto. «Devono essere farmaci mantenuti in buone condizioni, non flaconi aperti come colliri o sciroppi e non vincolati alla catena del freddo (quelli che si devono essere conservati in frigorifero, ndr) – spiega il dottor Penco - mentre per le pastiglie basta che la confezione sia almeno metà». Medici, farmacisti e diversi volontari sono impegnati nel progetto. La sede del dispensario di via Torricelli è aperta il lunedì dalle ore 9 alle 12, il mercoledì e il giovedì dalle 15 alle 17. Chi è in stato di indigenza per ottenere supporto può rivolgersi ai Centri di ascolto della Caritas. «Noi non forniamo un servizio medico – specifica il direttore sanitario -, le persone devono venire con le ricette». Si è creato così un circolo virtuoso che, oltre all’aspetto solidale, risponde a quello di uno smaltimento idoneo. I farmaci scaduti o non conformi infatti vengono girati alla Savno.
CONTRO LO SPRECO
Quelli idonei sono consegnati a bisognosi segnalati alla Caritas. «Rispetto al banco farmaceutico, la differenza è che si tratta di farmaci recuperati da privati che non li utilizzano – osserva il dottor Penco - la seconda finalità è quella di evitare lo spreco e l’aumentare dell’inquinamento». Il progetto del riciclo e la redistribuzione prosegue e saranno probabilmente sempre di più le persone indigenti che ne avranno necessità, vita anche la congiuntura economica. —
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