Conegliano, scoppia la truffa dei due euro falsi: negoziante spiega com’è stato raggirato
A un pizzaiolo hanno rifilato cinque monete contraffatte ottenendo in cambio una banconota da dieci. «Quelle finte sono più leggere e più spesse»

CONEGLIANO. Ci sono in giro spacciatori di monete false da 2 euro, che nei giorni scorsi hanno colpito a Vazzola. Se le banconote tarocche sono più facilmente riconoscibili, le monete da due euro false sono quasi uguali alle originali. Del raggiro è rimasta vittima, tra le altre attività, la pizzeria “La Bufala” di Vazzola, situata in via Battisti lungo la strada provinciale.

«Se rivedo quel falsario e torna qui non esce più, finché non vengono a prenderlo i carabinieri», si sfoga Naser Berisha. «È arrivato qui in pizzeria un trentenne che mi ha chiesto se gli cambiavo dieci euro di monete in carta, perché doveva andare a fare benzina qui di fronte», racconta il pizzaiolo. Lui con gentilezza gli ha fatto il favore e in cambio ha ricevuto cinque monete da 2 euro.
«Dopo le ho esaminate meglio, non hanno lo stesso peso di quelle vere, sono più leggere e anche leggermente più spesse», spiega. Un altro modo per riconoscerle è fare la prova della calamita, se sono false solo la parte centrale si attacca.

Quando il raggiro è stato scoperto, il truffatore si era già dileguato. Il pizzaiolo ha segnalato l'accaduto ai carabinieri e ha voluto inoltre mettere in guardia i colleghi commercianti. «Si fa attenzione alle banconote, ma non mi era mai accaduto con delle monete», spiega. La preoccupazione è che lo spacciatore di monete false possa mettere a segno altri imbrogli e vi siano in giro diverse monete tarocche. Nel 2020 i carabinieri di Cantù (Como) avevano sgominato un'organizzazione che fabbricava monete false da 2 euro, un vero e proprio laboratorio con macchinari per lo stampaggio. Erano stati sequestrati circa diecimila pezzi.
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