Sfregiato al volto fuori dal Prix di Conegliano, in arrivo Daspo e denunce
Il sindaco Chies chiede il pugno di ferro: «Vengano messi fuori dal nostro Comune». Il 45enne ferito da un coccio di vetro
Denunce e daspo urbano. Sono queste le misure che potrebbero arrivare nelle prossimo a carico delle persone coinvolte nella rissa di sabato sera all’esterno del Prix di viale Venezia a Conegliano, e culminata nel ferimento al viso di un 45enne con una bottiglia di vetro.
Il sindaco Chies ha già annunciato una stretta. «Non accettiamo queste situazioni derivanti da abuso di alcol tra persone adulte, questi individui se ne vadano dalla nostra città. Nessuna scusante e nessuna sottovalutazione, non debbono esistere neppure questi episodi».
Il sindaco Fabio Chies ieri mattina ha fatto il punto della situazione con i carabinieri, in seguito alla rissa a bottigliate avvenuta sabato nel parcheggio del discount Prix in viale Venezia. Le forze dell’ordine hanno già individuato i protagonisti e nei prossimi giorni arriveranno i provvedimenti.
In quella zona già calda, dove erano avvenute altre aggressioni e dove più volte sono stati segnalati balordi che chiedono soldi ai clienti, verranno potenziati i controlli.
«Abbiamo potenziato la polizia locale con il nuovo comando, l’unità cinofila ed i taser ed intendiamo continuare così», aggiunge il primo cittadino di Conegliano.« Se a qualcuno questo non piace è invitato caldamente a lasciare la nostra città».
Sul tema ritorna la Lega, che proprio sabato aveva sollevato la questione sicurezza e sollecitato provvedimenti. Il capogruppo Maurizio Tondato aveva rilanciato l’appello del sindaco di Treviso Mario Conte, chiedono un rafforzamento delle forze dell’ordine sul territorio e norme più severe per chi delinque. L’intervento è ancora più urgente per l’ultimo episodio, in un quartiere, Paré, già bersagliato anche da furti in casa.
«Non posso non riconoscere che in questi anni a Conegliano sono stati fatti importanti investimenti per il Comando di polizia locale, quali ad esempio il potenziamento del sistema di videosorveglianza, l’acquisto di mezzi a e l’unità cinofila, tutto ciò però non è sufficiente», osserva Tondato.
«Vanno pertanto condivisi progetti che vedano coinvolte sì le forze dell’ordine, ma anche, ai fini della prevenzione, i servizi sociali che guardino alle esigenze dei più fragili e che evitino di lasciar soli coloro che hanno bisogno di aiuto rischiando di finire nelle mani della criminalità», è la richiesta della Lega.
«È importante inoltre promuovere la cultura della legalità, che dovrebbe avere un ruolo di primo piano nella formazione dei giovani».
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