Conegliano: parcella non saldata da 21 anni, condannato l’ex sindaco Ghizzo

CONEGLIANO. L'ex sindaco Achille Ghizzo, l'ex assessore Alberto Favero e l'architetto Carlo Canato, dirigente che era responsabile dell'urbanistica, dovranno risarcire l'avvocato Alberto Borella a seguito della vicenda della consulenza dell'area Zanussi. Dopo 21 anni, lunedì è stata deposita la sentenza del tribunale di Treviso. In solido dovranno risarcire 45.333 euro.
Anche il Comune potrebbe sborsare una parte della somma. «Il Tribunale di Treviso - spiegano dal Comune di Conegliano - ha ritenuto ammissibile che i soli architetti Canato e Favaro possano, se lo vorranno richiedere, nei limiti della quota di 1/3 ciascuno della somma, il ristoro al Comune di quanto avranno pagato all'avvocato Borella, in quanto il Comune si sarebbe avvantaggiato dell'attività professionale svolta dal legale. Il Comune di Conegliano sta valutando l'eventualità di proporre appello avverso questa decisione».
Nel 1995 l'avvocato Borella era stato incaricato di seguire un aspetto del recupero urbanistico dell'ex area Zanussi. La giunta di allora decise un impegno di spesa di circa 6 milioni di lire, a fronte di una parcella di 115 milioni di lire. Le parti non hanno mai trovato un accordo e la battaglia nelle aule civili va avanti da allora.
Già nel 2004 il tribunale di Treviso stabilì che quella parcella doveva essere saldata, ma in appello la sentenza fu ribaltata dalla Corte di Venezia. Nel 2010 il legale promosse un decreto ingiuntivo nei confronti del sindaco Ghizzo, dell'assessore all'urbanistica Favero e del responsabile dell'ufficio urbanistica Canato. Venivano richiesti 59.527 euro. «Sarà l'ex sindaco Ghizzo a dover pagare di tasca propria, insieme agli amministratori e funzionari che hanno concorso ad attribuirmi l'incarico senza copertura di spesa e che hanno comunque consentito l'espletamento dell'incarico», così aveva detto sei anni fa l'avvocato Alberto Borella, che era stato buon profeta.
La cifra è stata ridimensionata, ma il giudice ha deciso che la domanda era fondata. Quanto avvenuto vent'anni rischia di avere riflessi attuali, in quanto il Comune potrebbe essere chiamato a saldare una parte di quella parcella. La cosa appare un paradosso, pensando allo stato di abbandono in cui si trova l'area ex Zanussi. Il progetto dei Setteborghi è naufragato e si è fermato a due borghi, con diversi spazi commerciali vuoti nelle torri verdi. Nell'area nord doveva essere costruito il nuovo municipio, poi è stato archiviato il progetto.
La zona della fonderia e l'intera zona nord di via Battisti è rimasta uguale in questi anni, ovvero inutilizzata e in degrado. Uno dei buchi neri del territorio rischia adesso di portare anche ad un buco ed una spesa imprevista in bilancio.
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