Conegliano, 350 milioni di investimenti: ma servono infrastrutture

Investimenti privati per 350 milioni pronti a trasformare Conegliano, ma imprenditori e associazioni lanciano l'allarme: «Senza nuove infrastrutture, come la tangenziale sud e i parcheggi, la città rischia di bloccarsi»

Francesco Dal Mas
Conegliano cresce, ma senza strade e parcheggi rischia il caos
Conegliano cresce, ma senza strade e parcheggi rischia il caos

In città si stanno materializzando investimenti privati per 350 milioni di euro, che potrebbero moltiplicarsi fino a 500.

Con gli investitori Mazzer, all’ex Cotonificio, Grigolin, all’ex Zanussi, Fassina, all’ex Fosse Tomasi. Ma la città non è infrastrutturalmente pronta a recepire il di più di nuova popolazione. Quanto meno bisogna portare la circonvallazione all’esterno, con la costruzione della tangenziale sud.

Tangenziale sud 

Bisogna fare il tunnel di attraversamento del centro, meglio ancora prima della nuova piazza Carducci. E nell’area comunale dell’ex Zanussi va creato un mercato con parcheggio collegato al centro.

Sono le conclusioni a cui è arrivato il dibattito molto partecipato che è stato organizzato lunedì sera al teatro Toniolo da Conegliano Futura e dal Circolo Culturale Conegliano con Carlo Canato, già dirigente del Comune e della Regione, Massimo Colomban, fondatore di Permasteelisa e di Castelbrando (150 mila visitatori l’anno), Alberto Gava, imprenditore, Giuliano Vantaggi, direttore del Patrimonio Colline Unesco, Luciano Finesso, presidente del Circolo Culturale.

«Serve un complesso»

Ed è stato proprio quest’ultimo a premettere che «mancano un disegno e una visione complessiva, sono stati fatti interventi a macchia di leopardo».

«Da 6 anni un gruppo di una decina di persone, tra imprenditori e professionisti, si stanno interrogando sul futuro di Conegliano – racconta Colomban – e prende atto con soddisfazione che ci sono degli investitori coraggiosi pronti ad investire centinaia di milioni. Ma, ci chiediamo, se non si fanno le infrastrutture, se cioè non cresce la città, a chi andranno le centinaia di nuovi appartamenti? Ci saranno cittadini che avranno la forza economica per comprarsi un bell’alloggio?».

Migranti 

Negli ultimi dieci anni la città ha perso 1.500 italiani ed ha acquisito 1.500 immigrati, «il cui tasso percentuale è oggi al 17%». L’equilibrio demografico, quindi, sembra consolidarsi. «Ma – osserva Colomban -la capacità di reddito degli immigrati non è pari a quella dei nostri concittadini. Quindi c’è il rischio che la città non cresca.

Ecco, dunque, la necessità di rigenerarla». Come? «Impariamo dai romani: anzitutto costruendo strade. E, di conseguenza, nuovi parcheggi (magari un multipiano da 3 mila posti auto). Veniamo al dunque: bene piazza Carducci, ma contemporaneamente dobbiamo costruire il tunnel, altrimenti davanti alla stazione si formerà un ingorgo inestricabile». Altra idea ancora: il Magnete, come è stato chiamato.

Nell’ex area Zanussi il Comune disporrà di un suo spazio, più di 2 ettari. «Perché – si chiede Colomban – non realizzare un grande mercato generale al coperto, dove il turista, oltre al residente, può trovare tutti i prodotti locali? Ma con annessi anche servizi, dal fitness al babysitting. E con a disposizione un parcheggio capiente, potrebbe funzionare come attrattore. In quest’area si potranno promuovere anche grandi eventi, disseminati in tutto l’anno».

Circonvallazione 

Visioni come queste non possono comunque prescindere dalla liberazione della circonvallazione dal traffico pesante, che, secondo lo studio di Colomban e colleghi dovrà essere portato sull’indispensabile ed urgente tangenziale sud, da Parè a San Vendemiano (ingresso dell’autostrada).

E siccome Conegliano è la porta d’ingresso delle Colline Unesco, la prospettiva va studiata con tutti i 29 Comuni dell’area. Una destination, quella dell’Unesco e del Prosecco, comunque da rafforzare, come ha ammesso Giuliano Vantaggi, l’anima operativa del sito, e il presidente dei Commercianti, Capraro. «Oggi i turisti arrivano sparsi, per conto proprio, ma con i treni che partiranno dall’aeroporto di Venezia, in 20 minuti si è a Conegliano», ricorda Colomban, che ammette di aver raccolto la piena adesione del sindaco Fabio Chies, che l’altra sera ha aperto il convegno, e di Luciano Mazzer e Roberto Grigolin, presenti in prima fila. —

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