Conegliano, i 60 anni del gruppo Pianca, i marinai sfilano nelle strade
poi la messa nella chiesa. «Un grande traguardo»

In quasi duecento per i festeggiamenti del 60° anniversario della fondazione del gruppo coneglianese Oreste Pianca dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e il raduno regionale della delegazione del Veneto Orientale. Ieri a Conegliano la manifestazione guidata dalla sezione guidata dal presidente Alessandro Mazzolo. Dopo l’assembramento dei gruppi in piazzale San Martino, l’alzabandiera e gli onori al monumento dei Caduti di piazza IV Novembre. Alle 10 la messa nella chiesa dei Santi Martino e Rosa e a seguire defilamento dei radunisti fino al monumento ai caduti del mare in Largo Marinai d’Italia con l’alzabandiera navale, gli onori ai caduti del mare e i discorsi della autorità.
«Sono orgoglioso di darvi il benvenuto alla celebrazione di questo 60° anniversario di fondazione del Gruppo “Oreste Pianca» ha affermato Mazzolo. «È una prestigiosa tappa sul cammino di questo attivo gruppo che ho avuto la sorte e l’onore di presiedere, grazie anche all’impegno ed alla buona volontà profusi dai soci in questi anni per la tutela delle tradizioni e valori della Marina militare e in nome degli ideali di solidarietà e fratellanza che da sempre fanno onore al nome dell’Associazione Marinai d’Italia».
L’11 ottobre 1964 è la data della comunicazione alla Presidenza Nazionale del 1° capitano di servizio navale, Giovanni Cadorin alla guida del consiglio direttivo, che era stato costituito il Gruppo Anmi intitolato a Pianca, scomparso il 22 settembre 1943 durante la seconda Guerra Mondiale.
Anche l’Anmi nazionale ha voluto far sentire la propria presenza. «Oggi festeggiamo il 60° anniversario della costituzione del vostro gruppo», ha scritto il presidente dell’Anmi nazionale, Pierluigi Rosati, «un importante traguardo, del quale dovete essere fieri e orgogliosi. Celebrare eventi come questi costituisce un segnale molto significativo non solo per l’associazione, ma anche per la cittadinanza, che è qui con noi”Salima Barzanti
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