“Metti un bosco al mio posto”: blitz ecologista alla ex sede di Garbellotto a Conegliano

La vecchia sede dell’azienda di botti marchiata con lo stesso slogan dell’ex Zanussi. Un progetto prevede la realizzazione di negozi, uffici e piste ciclabili

Diego Bortolotto
Lo slogan spruzzato su più pareti degli edifici dismessi in viale Italia
Lo slogan spruzzato su più pareti degli edifici dismessi in viale Italia

Blitz dei writers ambientalisti vandali all'ex sede della Garbellotto Botti in viale Italia a Conegliano.

“Metti un bosco al mio posto”, queste le scritte fatte in spray verde, sia nella facciata principale che in quella a lato. Alcuni alberi, attorno all'ex capannone, sono già cresciuti in mezzo al cemento. Non si tratta in quel caso di un intervento degli ecologisti, ma della natura si sta riappropriando degli spazi attorno ai capannoni dismessi da oltre cinque anni.

il trasferimento

Era infatti l'estate 2019 quando venne trasferita la produzione a Sacile e successivamente ci fu anche il trasferimento degli uffici. Dal 2020 l'area industriale lungo la statale Pontebbana, una superficie di circa 55mila metri quadrati, è dismessa e inutilizzata.

“Metti un bosco al mio posto” è lo slogan che in questi anni è comparso in diverse zone produttive abbandonate. In passato anche l'ex Zanussi e all'ex San Marco a Conegliano, l'ex Brinobet e l'ex Caloi sempre lungo la statale a Susegana erano stata “taggate” dai graffitari ambientali.

Se per l'ex Zanussi ha funzionato, dove un bosco nel progetto è arrivato davvero, almeno nel nome, il Bosco Verde firmato dall'archistar Stefano Boeri, per l'ex sede dell'azienda di botti ancora non si conosce il futuro. Anche se c’è un piano risalente ad un paio di anni fa che, non è escluso, possa andare in porto e trasformare l’intera area dell’ex sede aziendale sulla circonvallazione.

Il progetto

In municipio rimane, dall'aprile 2023, una proposta di accordo pubblico privato dalla Run Properties Italia Srl, società immobiliare che ha la sede di fronte dall'altro lato della Pontebbana, e il cui titolare era anche entrato nell'affare delle ex Fornaci Tomasi e del progetto “Parco Prosecco”.

«La scrivente – si legge nella bozza dell'accordo, che non ha più avuto attuazione - si è proposta di apportare il proprio contributo al reale miglioramento della qualità dell’ambito interessato, per cui non ha intenzione di riproporre nell’esistente compendio l’avvio di nuova attività produttiva, perché ciò sarebbe in totale contrasto non solo con il “tessuto” fattualereale della zona, ma soprattutto con la ratio della vigente cultura (e legislazione) che hanno per scopo primario il risparmio del suolo ed il suo riuso esclusivamente nell’ottica del miglioramento ambientale».

Negozi, uffici e ciclabili

Quindi niente più industria nell'ex Garbellotto, ma piuttosto una destinazione commerciale e direzionale. Nello stesso documento, di 12 pagine, si chiede quindi una modifica al Piano regolatore del Comune di Conegliano e si evidenzia come la superficie a verde potrà essere aumentata, fino a 15mila metri quadrati e realizzare anche percorsi ciclopedonali di collegamento con il Monticano.

Rispetto a quella proposta di intesa pubblico-privata di due anni fa, non risultano passi in avanti. Non è quindi chiaro se sia un problema di tempistiche o legato agli investimenti. 

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