Muore nella solitudine, nel testamento lascia l’eredità al suo Comune
Eugenio Mirandola, 71 anni, era deceduto la scorsa estate nella sua villetta a Conegliano. Il suo corpo scoperto solo dopo dieci giorni. L’eredità della casa e di 109 mila euro vanno al Comune di Conegliano

L'eredità regalata da Eugenio Mirandola al Comune di Conegliano servirà ad aiutare persone bisognose. 109mila euro è la somma che il 71enne pensionato, ex insegnante di religione e operaio, ha lasciato nel suo testamento al Comune, insieme a un prestigioso appartamento in via Tiepolo.
Proprio lì, nella sua casa sulla collina di Parco Rocca, l'anziano era stato trovato cadavere lo scorso agosto. Mirandola era mancato da almeno una decina di giorni, ma nessuno si era accorto della sua scomparsa, fino all'allarme dato dagli abitanti della zona. Adesso sono terminati gli adempimenti burocratici per il passeggio dell'eredità e il consiglio comunale ad unanimità, ha accolto la donazione.
Una storia di solitudine: l'uomo era rimasto senza parenti, ma allo stesso tempo di generosità, e di una persona che già si era impegnata nella sua vita in azioni di solidarietà per famiglie e giovani. Originario di Minerbe (Verona), Eugenio Mirandola ha sempre vissuto a Conegliano, dove nel 1962 si era diplomato all'Itis Galilei. Aveva fatto poi il docente di religione e dal 1993 era stato anche operaio dipendente alla Veneta Nastri di San Fior. Nel 2015 era andato in pensione. Negli ultimi anni della sua vita si era impegnato anche nella tutela dell'area collinare di Parco Rocca, per evitare nuove costruzioni impattanti.
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