Conegliano dà in gestione il Castello
Non solo bar e ristorante: al via un nuovo bando per valorizzarne la vocazione turistica

La Torre del Castello di Conegliano
CONEGLIANO.
Non più una semplice concessione in uso del bar e del ristorante, ma un bando per la promozione, a 360 gradi, del sito del Castello, in modo da valorizzarne sempre di più la vocazione turistica. Questa la nuova idea dell'amministrazione comunale per dare lustro alla storica area della Rocca di Castelvecchio. Da 38 anni a gestire il locale sito nella Torre Mozza o Saracena, posta a controllo del lato nord-est e risalente al 1331 (da ex polveriera è stata poi ristrutturata e riadattata) è Sergio Collot, che ora si ritrova «spiazzato» da questa novità. «Sicuramente prendere in mano anche l'organizzazione di eventi, è un qualcosa in più, pure in termini economici - ha riferito Collot - io sono un ristoratore da anni e dover affrontare queste nuove richieste non è facile. Comunque stiamo valutando come possiamo organizzarci per presentare altre proposte e partecipare al bando. Tra le idee quello di puntare molto sulla promozione di vini e cibi locali». Forse proprio per ridare slancio all'area e far sì che il Castello diventi, oltre a simbolo storico della città del Cima, anche una vera attrattiva turistica l'amministrazione comunale ha pensato a questo bando, che scade il 5 settembre. E proprio per questo all'aggiudicatario viene richiesto, insieme alla gestione dell'attività di bar/ristorante, di proporre e realizzare specifiche iniziative tali da incrementare i flussi di visitatori e le presenze turistiche in città, esaltandone la vocazione di città d'arte e di attrazione turistica, anche con il coinvolgimento o la partnership di altri soggetti operanti nel campo delle attività culturali, della tutela, della valorizzazione e della promozione turistica del territorio locale. «In gestione viene data anche la chiesetta di Sant'Orsola - sottolinea il sindaco Alberto Maniero - una location adatta a iniziative culturali, dalla presentazione di libri a piccoli concerti di musica classica. Ma anche tutti i giardini attorno al museo sono da sfruttare, magari proponendo musica ed eventi per i giovani. Il sito si presta molto al rilancio turistico».
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