Conegliano, asili nido senza lista d’attesa: ci sono più posti che bambini

Calo demografico e nuove scelte familiari liberano spazio nelle strutture: accolte richieste anche da fuori Comune, ma la capienza non è al completo

Diego Bortolotto
Asili nido vuoti nell'alta marca trevigiana
Asili nido vuoti nell'alta marca trevigiana

 

Niente liste d’attesa per gli asili nido, anzi ci sono ancora dei posti a disposizione. Su 79 bambini che sono stati “promossi” alla scuola dell’infanzia, a settembre infatti ne subentreranno 74. Di questi, ben sedici provengono da fuori Conegliano.

Posti liberi

Il Comune ha ufficializzato le ammissioni ai due nidi comunali Panizza e Zamboni. Erano arrivate 83 domande di preiscrizione nei mesi scorsi e tutte forse non sarebbero potute essere accolte. Lo scorso anno i posti, sessanta per ogni asilo, erano stati aumenti rispettivamente a 72 e 66, per un totale di 138 per accogliere tutte le domande, come prevede una deroga regionale. Per quest’anno scolastico 2025-26 non sarà necessario alcun incremento, anzi appunto rimangono sei posti liberi. Rimangono iscritti in 58, (trenta al Panizza 28 al Zamboni) a cui si sommano i settantaquattro piccoli nuovi arrivati, per un totale di 132. Al Panizza saranno accolti 36 bimbi, allo Zamboni 38.

Di questi una decina sono residenti a Santa Lucia, con cui c’è una convenzione tra Comuni, in attesa della costruzione del nuovo nido a Santa Lucia. Altri quattro provengono da San Vendemiano, San Pietro di Feletto, Codogné, Santa Lucia e due da fuori Regione, che con i genitori sono venuti ad abitare nel Coneglianese. Complessivamente, il saldo demografico in provincia di Treviso nel 2024 è stato negativo di 2.968: i nuovi nati sono stati 5.538, di cui 2.838 maschi e 2.700 femmine.

Il calo delle nascite

Il calo delle nascite da una parte e gli stipendi fermi dall’altra, sono le tra le due variabili segno dei tempi. Alcune madri preferiscono fare le “mamme a tempo pieno” piuttosto che avere un lavoro part-time magari mal pagato.

Oppure nonni già in pensione possono tenere i bebè, sebbene i nidi comunali rimangano l’alternativa più “low-cost”, in tanti ancora preferiscono tenerli a casa finché i bimbi sono piccoli, soprattutto tra gli immigrati. Nel 2024 i nuovi coneglianesi sono stati 214. Conegliano tiene dal punto di vista della natalità, al secondo posto nella Marca anche se ben distante da Treviso dove i fiocchi rosa e azzurri lo scorso anno erano stati 531. Un calo comunque generalizzato della natalità in provincia, con un meno 28% (-46% per le famiglie di origine straniera).

Riaprono i nidi

Come sempre i nidi comunali apriranno il primo settembre e l’attività proseguirà fino al 31 luglio 2026. Con il tempo pieno i bambini possono rimanere per l’intera giornata, dalle 7.30 alle 18.30, mentre con il parziale fino alle 13.30.

Le tariffe sono commisurate in base ai redditi Isee, con una quota di iscrizione di 150 euro che viene restituita al termine della frequenza. In città, oltre a vari nidi paritari e privati, da quasi vent’anni funziona l’asilo aziendale dell’azienda sanitaria Ulss 2 “La Chiocciola”, all’interno dell’ospedale per i figli dei dipendenti sanitari, aperto anche ad altri se c’è disponibilità di posti, con una trentina di bimbi. —

 

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