Condannati i vertici «Olearia» 2 anni e due mesi ai Zanellato
Due anni e due mesi di reclusione a testa per i quattro imputati. È l’esito del processo ai vertici dell’«Olearia», un’azienda di Zero Branco, conclusosi ieri pomeriggio. I condannati sono Gino,...

Due anni e due mesi di reclusione a testa per i quattro imputati. È l’esito del processo ai vertici dell’«Olearia», un’azienda di Zero Branco, conclusosi ieri pomeriggio. I condannati sono Gino, Gianni, Gianna e Loris Zanellato, rispettivamente padre e tre figli (difesi dagli avvocati Fabrizio Santoro e Pietro Barolo). Solo al capostipite Gino è stata applicata la sospensione condizionale della pena. Il giudice leonardo Bianco ha anche disposto la confisca dei beni mobili e immobili fino alla somma di 917.000 euro. L’accusa che ha portato alla condanna dei quattro imputati era soltanto quella che riguardava l’indicazione di passività inesistenti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni 2009 e 2010. Per quelle precedenti all’anno 2009 ma soprattutto per il pesante capo d’accusa che riguardava l’emissione di fatture per operazioni inesistenti il giudice è stato costretto a emettere sentenza di non doversi procedere per la prescrizione del reato.
L'accusa nei loro confronti era quella di evasione fiscale per circa quaranta milioni di euro. Secondo l'accusa, dal 2004 al 2010 sarebbero state emesse fatture per operazioni «oggettivamente inesistenti» per 29 milioni di euro e «soggettivamente inesistenti» per altri 11. Il caso era emerso grazie a un'indagine della guardia di Finanza che aveva individuato la presunta frode milionaria, che aveva portato anche alla denuncia a piede libero di altre 29 persone e 15 società in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna oltre che in Polonia e in Ungheria: si sarebbe trattato, per gli investigatori, per lo più di società cartiere che soltanto virtualmente avrebbero rivenduto alla ditta trevigiana dei pallet (bancali di legno). Stando alle indagini delle Fiamme Gialle, a incastrare la ditta di Zero Branco sarebbero state le analisi dei cronotachigrafi dei camion utilizzati per il trasporto dei bancali: in base alla documentazione, i pallet si sarebbero dovuti spostare per centinaia di chilometri, in realtà arrivavano a Zero Branco da società estere o da camionisti compiacenti.
(m.fil.)
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