Condannata la Conegliano Servizi

CONEGLIANO
Hanno vinto la loro battaglia legale contro la Conegliano Servizi i progettisti del forno crematorio. La società partecipata al 100% dal Comune dovrà pagare i 44 mila euro oggetto del contenzioso, corrispondenti alle prestazioni progettuali che non erano state saldate, ma dovrà farsi carico anche degli interessi maturati (il progetto è stato ultimato nel 2007), delle spese legali pari a 4.968 euro e dei 10 mila euro di spese del collegio arbitrale. A stabilirlo è stato il collegio arbitrale, formato dagli avvocati Antonio Munari, Daniele Bellot e Stefano Arrigo, che ha accolto la richiesta del raggruppamento temporaneo di progettisti, difeso dall’avvocato Enrico Travaini, che chiedevano la condanna della Conegliano Servizi al pagamento della somma di 44 mila euro, oltre ad interessi e accessori, quale corrispettivo della seconda parte del progetto di costruzione del forno crematorio, ancora oggi rimasto sulla carta. La battaglia legale è nata dopo che a due anni e mezzo dalla firma della convezione, il raggruppamento di progettisti composto dagli architetti Angelo Corinto e Filippo Pesce, dall’ingegner Fabrizio Maset e dalla Mastergroup srl, ha chiesto il pagamento delle prestazioni progettuali, pari a 87 mila euro. La Conegliano Servizi aveva prima negato il pagamento e in seguito saldato solo una parte (43 mila euro) facendo scattare la diffida dei progettisti ad utilizzare la parte non pagata. Ora la Conegliano Servizi, che per effetto di una serie di norme e del nuovo statuto non potrà più occuparsi del crematorio, dovrà saldare il conto e pagare interessi e spese legali. Qualche settimana fa il sindaco Maniero ha convocato i progettisti per chiedere un aggiornamento dei costi di realizzazione del progetto, che potrebbero lievitare per effetto di nuove normative intervenute dopo la sua redazione. E i tempi stringono: entro fine anno il Comune dovrà dare in appalto i servizi cimiteriali.
Renza Zanin
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