Compiano si aggrappa al Comune

Mentre la corazzata della famiglia Compiano, North East Services, cerca di rimanere a galla nonostante la voragine finanziaria di cui è stata protagonista e di cui è accusato Luigi Compiano, l’azienda storica del gruppo, quella da cui partì l’avventura di famiglia, cerca di non sprofondare. E il salvagente a cui è riuscita ad aggrapparsi, ieri mattina, è stata il Comune di Treviso.
Nonostante l’amministrazione faccia parte della lunga lista di creditori di Nes (una ventina di migliaia di euro tra tasse non pagate e altre imposte), l’Istituto di Vigilanza Compiano è riuscito ad aggiudicarsi l’appalto per la fornitura del servizio di sicurezza degli immobili comunali. Se l’esame documentale confermerà il responso del bando, saranno quindi ancora le guardie Compiano a tenere sotto controllo uffici, depositi, palestre. Tutto grazie a un’offerta a prezzo stracciato.
Ca’ Sugana aveva messo sul piatto un contratto da poco più di 160 mila euro l’anno, per sei anni di servizio. Un affare da quasi un milione di euro che sembrava già destinato a decretare la fine dell’impero Compiano. Molti infatti supponevano che il gruppo, inghiottito maxi-buco della North Est Services , non riuscisse a rimettersi in gioco e partecipare alla competizione cercando di mantenere l’incarico fin qui svolto. E invece non è stato così. Ieri mattina, quando sono state aperte tutte le sette le offerte presentate da altrettante aziende di sorveglianza privata, è stato proprio l’ «istituto di vigilanza Compiano in amministrazione straordinaria» ad aggiudicarsi (ancora in via provvisoria) tutta la torta.
Possibile? Parlano i numeri. Esattamente come avvenne cinque anni fa. All’epoca Luigi Compiano & Co. presentarono all’amministrazione un’offerta di servizio pari a quasi metà di quanto Ca’ Sugana era pronta a pagare: 570 mila euro contro 1.086.000 euro a bando. Ieri la storia si è ripetuta: l’istituto di vigilanza di via Roma ha proposto uno sconto del 50% netto aggiudicandosi l’affare con un’offerta da 80.049 euro. I concorrenti? Tutti con un palmo di naso, superati da un ribasso di quasi 10 mila euro sulle loro offerte, peraltro molto ravvicinate. Secondo classificato infatti l’istituto Rangers di Battistolli (offerta da 89.500 euro circa) e un altro grande gruppo del territorio: la vigilanza Serenissima (offerta da 89.760 euro).
Con le unghie e con i denti, pur di non perdere lavoro – par di capire – anche se questo significa proporre un servizio un “super saldo”. A ben guardare infatti le offerte dei concorrenti sembravano guidate dallo stesso ragionamento che doveva aver fatto cinque anni fa l’allora “re della sorveglianza”: ovvero poco più della metà del prezzo a bare d’asta. Nessuno si aspettava che Compiano - o per meglio dire il suo amministratore Sante Casonato – abbassasse ancora l’asticella del tariffario.
Fatto sta. E mentre gli animi dei concorrenti già ribollono, i vigilantes in divisa nero-verde sperano di poter prendere una boccata d’aria auspicando che questo sia l’inizio di in percorso di rilancio, almeno per la vecchia azienda legata alla memoria di Arnaldo Compiano, che la rese una vera istituzione spianando la strada al futuro impero Nes svuotato dal figlio.
Sull’assegnazione definitiva dell’appalto che scatterà il 1 luglio persa ora solo la valutazione legale dell’offerta e dei requisiti richiesti dal bando. Il colpaccio della Compiano, fino a quel momento, non sarà confermato.
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