Coltellate allo Zion Rock: Caneva patteggia

Ferì due giovani, al 23enne altri 20 giorni di reclusione: «Mi spiace, voglio lasciarmi tutto alle spalle»
Di Fabio Poloni
BARBIERI TREVISO PROCESSO ACCOLTELLAMENTO ZAION IN TRIBUNALE, IN FOTO L'IMPUTATO CANEVA AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
BARBIERI TREVISO PROCESSO ACCOLTELLAMENTO ZAION IN TRIBUNALE, IN FOTO L'IMPUTATO CANEVA AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

CONEGLIANO. «Mi dispiace per le vittime. Ora voglio lasciarmi questo episodio alle spalle, ricominciare la mia vita». Non chiede scusa. Non ammette di essere stato lui a prendere il coltello e a colpire due suoi quasi coetanei durante una festa allo Zion Rock Club di Conegliano. Giorgio Caneva, 23 anni, ieri mattina ha patteggiato una condanna a 20 giorni di reclusione per il secondo accoltellamento, quello più lieve. Per il primo, una folle coltellata all’addome di una ragazza, è già stato condannato in via definitiva a due anni e otto mesi di reclusione (in primo grado era stato condannato a cinque anni) per lesioni gravissime.

Era stato un episodio incredibile: due giovanissimi, un ragazzo e una ragazza, colpiti da una lama in pista da ballo, apparentemente senza motivi. Marco Bettio, residente a Salzano, ora ventenne, era stato colpito di striscio alla schiena. Decisamente peggio era andata a Eleonora Friso, padovana di 19 anni all’epoca dei fatti, che venne accoltellata all’addome all’interno del locale. Era la sera del 21 novembre 2009. A estrarre la lama, secondo i giudici, è stato Caneva. Non si sa perché.

Ieri il giovane era in aula per la seconda sentenza. Presente con lui anche la madre. Poche parole, dopo l’accoglimento del patteggiamento: «Mi dispiace per le vittime, ora voglio guardare avanti».

Caneva è tornato in aula ieri mattina difeso dagli avvocati Ernesto de Toni e Massimo Galli Righi, e ha ottenuto un patteggiamento a venti giorni di reclusione in continuazione con la precedente sentenza.

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