Colli del Soligo, fatturato boom il Prosecco è l’oro degli 800 soci

PIEVE DI SOLIGO. Aumentano i vigneti, aumenta la quantità di uva prodotta, e vola il fatturato di una delle maggiori cantine cooperative della Docg, la Colli del Soligo di Pieve. L’assemblea dei soci (circa 800 quelli che conferiscono le loro uve al “colosso” pievigino) sabato mattina ha approvato un bilancio record per il 2015 di 32,1 milioni di euro di fatturato, un balzo in avanti del 24 per cento rispetto all’anno precedente. Il boom del Prosecco sui mercati di tutto il mondo è destinato a lasciare il segno anche a livello locale: la Colli del Soligo aprirà a nuovi soci e dovrà ingrandire la propria sede di Pieve (che qualche anno fa si è già “mangiata” la vecchia pizzeria Alla Botte, trasformandola nel proprio showroom). Durante l’assemblea di sabato anche una tiratina d’orecchi ai soci: «Tocca a voi essere più seri e non esagerare con i fitofarmaci», il messaggio del presidente Gianpiero Tittonel (riconfermato nel consiglio di amministrazione, che si radunerà la prossima settimana per votare un nuovo presidente o riconfermare Tittonel). I numeri lanciano un messaggio chiaro: il Prosecco vola, e trascina con sé chi lo vende. Nel 2015 la Colli del Soligo ha venduto 10 milioni e 179 mila bottiglie di Prosecco (più 23,5 per cento rispetto all’anno precedente), e ha ottenuto un terzo del suo fatturato (10,72 su 32,1 milioni di euro) dal mercato estero (in forte crescita soprattutto la Gran Bretagna). Il motivo? È aumentata la produzione di uva, complice il crescente numero di piantagioni di Prosecco: i soci che avevano conferito 125 mila quintali di uva nel 2014 ne hanno portati in cantina 145 mila nel 2015, e 158 mila nell’ultima vendemmia di settembre 2016. «Il Prosecco continua ad andare bene sul mercato, e chiaramente risentiamo del trend positivo dell’intera filiera», spiega il presidente della Colli del Soligo, Gianpiero Tittonel (ex sindaco di Pieve), «l’unica preoccupazione arriva dalla Brexit, visto che la Gran Bretagna è uno dei nostri mercati di riferimento ed è in crescita, ma per valutare gli effetti della sua uscita dall’Unione Europea servirà ancora del tempo». Le sfide del futuro, oltre alla sostenibilità ambientale, sono di tipo logistico. «Ci dovremo allargare nella sede di Pieve», spiega Tittonel, «ma siamo stretti fra il Soligo e la Provinciale. Anche il numero di soci è in aumento, per cui ci sarà bisogno di nuovi investimenti e maggiori spazi». Assist raccolto al volo dal sindaco attuale di Pieve, Stefano Soldan: «Ci dobbiamo confrontare, ma siamo pronti a collaborare visto che si tratta di una delle aziende più importanti del territorio». Nel concreto, la prima mossa dovrebbe essere una rotatoria sull’incrocio tra il ristorante Da Lino e l’ex pizzeria Alla Botte, sulla Provinciale: «Abbiamo già chiesto il via libera al nuovo presidente della Provincia, Stefano Marcon», spiega Soldan.
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