Coca per le feste, manette a due fratelli

Stroncato dai carabinieri un vasto traffico di droga: un chilo e mezzo di polvere purissima dall’Olanda al Quartier del Piave

PIEVE DI SOLIGO. Due fratelli albanesi di 23 e 25 anni sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Treviso perché trovati in possesso di un chilo e mezzo di cocaina purissima. I due immigrati, residenti a Pieve di Soligo, avevano acquistato la droga in Olanda e se la erano fatta spedire nella Marca. La cocaina era destinata allo spaccio al dettaglio soprattutto in occasione delle festività natalizie.

A finire in manette Florian Babasi, 23 anni, e il fratello Shkelzen Babasi, 33 anni. I due sono stati intercettati dopo un viaggio ad Asterdam. Da qui poi, tramite un corriere, si erano fatti spedire la polvere bianca a Pieve di Soligo. A loro era costata sui 20.000 euro e, una volta tagliata e immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 60.000 euro. A rendersi conto del di quanto stava per accadere erano stati per i primi i carabinieri della compagnia di Pieve di Soligo.

«C'è una pericolosa assuefazione a trattare le notizie sulla droga», ha commentato il colonnello Ruggiero Capodivento, comandante provinciale dei carabinieri di Treviso, «ma sono ancora troppi i giovani consumatori e purtroppo la Marca non è da meno rispetto ad altre province italiane. Si tratta di reati gravi che incidono sulla salute delle persone e ricadono sul sistema sanitario nazionale». Un loro fratello, arrestato anni fa in provincia di Treviso e poi tornato in Albania per aprire uno stabilimento balneare, era stato assassinato nel corso di un regolamento di conti.

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Laura Reale, erano sulle loro tracce da tempo ed in particolare hanno seguito i viaggi di rifornimento svolti da uno dei due fratelli, Florian: il giovane si recava ad Amsterdam ogni due mesi per acquistare la partita di stupefacente da far arrivare nella Marca, attraverso un corriere. L’ultimo viaggio è stato fatale a lui e al fratello: la droga sequestrata dai militari era stata acquistata ad un prezzo di 20.000 euro e ne avrebbe fruttati loro almeno 60.000. Sequestrati dai carabinieri durante il blitz nell’appartamento di Pieve di Soligo anche 3.000a euro in contanti. Solitamente, emerge dalle indagini, la cocaina non era tenuta in casa per più di un giorno dai fratelli: dopo la suddivisione in dosi, veniva nascosta nei boschi di Miane e da qui prelevata per essere consegnata al cliente di turno.

Questa operazione segue di appena pochi giorni quella messa a segno dai carabinieri di Vittorio che avevano arrestato un operaio incensurato che girava con due chilogrammi di marijuana in automobile. Si trattava di un cinquantenne - padre di famiglia - già agli arresti domiciliari  nella sua abitazione di Vazzola. Il colpo grosso al mercato locale della droga era stato messo a segno dal Nucleo operativo dei carabinieri di Vittorio Veneto. L’arresto è stato il frutto di un paziente lavoro d’indagine proseguito per settimane. A dare l'innesco all’operazione un attento monitoraggio dei giovani consumatori del Vittoriese che ogni giorno si riforniscono di droga.

Giorgio Barbieri

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