Coca a fiumi e sesso con le escort russe

La Polizia sgomina una banda: 2 arresti, 8 denunce. Spacciatore si è autodenunciato, era braccato da un aguzzino
20090604 - ROMA - CLJ: PROSTITUZIONE:GIRO CASALINGHE E STUDENTESSE A ROMA,1 ARRESTO. Un fermo immagine tratto da un filmato sequestrato dalla squadra mobile della Polizia capitolina, che mostra una ragazza nell'atto di drogarsi, diffuso dalla polizia oggi 4 giugno 2009. Al termine delle indagini su un giro di prostituzione, la squadra mobile di Roma ha arrestato un giovane di 27 anni con l'accusa di induzione e sfruttamento alla prostituzione e cessioni di stupefacenti. Reclutava casalinghe, studentesse e ragazze bene. Poi le induceva a prostituirsi promettendo lauti guadagni, fino a 30 mila euro al mese, e le ricattava drogandole e riprendendole con la videocamera. Le ragazze finivano per prostituirsi in alcuni appartamenti di Via Nomentana, zona bene della capitale abitata da imprenditori e professionisti. Nel giro erano finite anche figlie di professionisti e una minorenne. MASSIMO PERCOSSI /ANSA / LI
20090604 - ROMA - CLJ: PROSTITUZIONE:GIRO CASALINGHE E STUDENTESSE A ROMA,1 ARRESTO. Un fermo immagine tratto da un filmato sequestrato dalla squadra mobile della Polizia capitolina, che mostra una ragazza nell'atto di drogarsi, diffuso dalla polizia oggi 4 giugno 2009. Al termine delle indagini su un giro di prostituzione, la squadra mobile di Roma ha arrestato un giovane di 27 anni con l'accusa di induzione e sfruttamento alla prostituzione e cessioni di stupefacenti. Reclutava casalinghe, studentesse e ragazze bene. Poi le induceva a prostituirsi promettendo lauti guadagni, fino a 30 mila euro al mese, e le ricattava drogandole e riprendendole con la videocamera. Le ragazze finivano per prostituirsi in alcuni appartamenti di Via Nomentana, zona bene della capitale abitata da imprenditori e professionisti. Nel giro erano finite anche figlie di professionisti e una minorenne. MASSIMO PERCOSSI /ANSA / LI

Uno schianto in strada, la morte di un trentenne, il dolore della famiglia e, parallelamente, la faida degli spacciatori. Una storia incredibile, emersa dalle indagini della squadra mobile di Treviso a cui, nel febbraio scorso, ha bussato un ragazzo di trent’anni chiedendo aiuto e svelando una fitta rete di malavita fatta di cocaina, tanti soldi e ragazze russe.

Baricentro di questa organizzazione, secondo gli inquirenti , Paolo Bagnasco, 43enne di Castagnole, e Xhepnuzi Arjan, albanese di 31anni. Entrambi arrestati ieri mattina durante la maxi operazione che ha portato alla denuncia di altre sei persone (quattro italiani e due stranieri) e alla perquisizione di otto abitazioni tra Treviso, Ponzano, Montebelluna, Mareno di Piave e Roncade.

Il giro della droga era grande, e si avvaleva di una pletora di clienti facoltosi ma anche giovani ragazzi in cerca di sballo. «La cocaina veniva smerciata spesso a pacchi da 50 grammi», che in termini economici potevano arrivare a costare anche 5000 euro. E tale era infatti la cifra che l’albanese, con le minacce, aveva tentato di farsi restituire dal trentenne – spacciatore anch’egli – a suon di minacce e intimidazioni sempre più violente e preoccupanti. I soldi erano il contracca,bio della droga che sarebbe stata ceduta in conto-vendita al giovane che si era schiantato in auto alcuni mesi prima. Droga che non era stata recuperata, ma che l’albanese voleva venisse pagata. Di qui la paura del trentenne che si è rivolto agli agenti per chiedere protezione facendo scattare ben sei mesi di indagini ad ampio raggio che hanno setacciato il capoluogo ma anche la rete dei locali e delle strade della provincia. L'indagine infatti, oltre al giro della «polvere bianca», ha portato alla luce anche un traffico di ragazze, tutte provenienti dalla russia, e tutte messe a lavorare sulle strade della Marca, Pontebbana in primis. a gestire l’harem era lo stesso albanese, ma si avvaleva dell’aiuto di due italiani: G.A., 65enne di Silea, e M.P., 61 enne di Roncade.

Il primo, secondo quanto ricostruito dagli agenti, si era ritagliato il ruolo di tassista e controllore delle russe. Le andava a prendere a casa, le portava sul luogo di lavoro, e passava la serata a pattugliare la strada per avvertirle in caso di blitz di polizia e carabinieri. Entrambi sono stati denunciati con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e verranno ascoltati dall’autorità giudiziaria e dagli agenti di polizia a stretto giro di posta. «L’indagine non è finita qui» ammette sibillino il questore di Treviso Carmine Damiano. Potrebbero esserci degli sviluppi infatti già nelle prossime ore ed anche nel cuore della città. Nel mirino pare ci sia anche un locale di Santa Bona. non per le donne, ma per lo spaccio di stupefacenti. «Manteniamo alta la guardia e il controllo del territorio» sottolinea in questore.

Federico de Wolanski

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