Cinque nuove antenne sul Grappa

CRESPANO. La Comunità Montana del Grappa a caccia di fondi per il progetto di telefonia mobile sul Monte Grappa. L'obiettivo prevede la costruzione di cinque postazioni con antenne. «Con questo intervento, una volta istallati i ripetitori da parte dei gestori» spiega il presidente della Comunità Montana, Paolo Mares «si potrà avere la copertura della parte trevigiana del Massiccio». La copertura di telefonia mobile è attualmente garantita fino alla quota di 600 metri sopra il livello del mare ma risulta carente o assente su tutto il resto del territorio montano. «Questo aspetto costituisce un grave disagio per le attività che in Grappa si svolgono, come l'agricoltura, l'agriturismo, le attività commerciali, le attività sportive come l'escursionismo, scialpinismo, volo libero, mountaibike» continua Mares. «Inoltre, un'adeguata copertura rappresenta una sicurezza per i frequentatori del Grappa in caso di bisogno per una emergenza sanitaria o di altro genere». In particolare secondo il progetto si prevede la costruzione di una postazione in Cima Grappa con la funzione di irradiare il segnale su tutta l'area sommitale ma anche verso Nord nella Valle delle Mure. Una seconda postazione a Colli Vecchi coprirà tutta l'area appena al di sotto della cima, verso Val Poise, Val delle Foglie e un lungo tratto della strada di accesso. La terza postazione è prevista a Campo Croce che presenta un interessante nucleo di attività e residenze. Continuando a scendere in direzione di Borso del Grappa si è prevista una postazione puntata verso le pendici con la funzione di inviare il segnale verso Campo Croce e coprendo le due strade di accesso. Ultima postazione prevista verrà collocata in località Monte Masarè nel territorio di Paderno del Grappa: questa antenna invierà il segnale sia verso San Liberale che verso Cima Grappa e il Monte Pallon a Possagno. L'intero progetto prevede una spesa di 600 mila euro circa con la richiesta di contributo già presentata alla Regione, che si potrebbe aggirare sui 400 mila euro. «L'intervento risulta particolarmente significativo in considerazione anche della commemorazione del Centenario della Grande Guerra» chiude Mares.