Cinquant’anni di attività nell’inox Unindustria premia la Granzotto

SUSEGANAIn 250 hanno festeggiato il mezzo secolo della Granzotto Srl. A premiare una delle aziende leader nel settore dell’acciaio inox è arrivato il riconoscimento di Unindustria. Il presidente di...

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In 250 hanno festeggiato il mezzo secolo della Granzotto Srl. A premiare una delle aziende leader nel settore dell’acciaio inox è arrivato il riconoscimento di Unindustria. Il presidente di Unindustria Treviso e Assindustria Veneto Centro, Maria Cristina Piovesana, ha consegnato una targa di merito per i 50 anni alla ditta che si occupa della realizzazione di impianti industriali per liquidi e di canaline.

L’attività partì da Susegana nel 1968 con Albino Granzotto. Da piccola realtà artigianale nel campo di sistemi per idraulica e industriale, si è sviluppata anche attraverso l’entrata in azienda dei figli Massimo, Sandro e Alberto. È specializzata ed esporta nel mercati internazionali impianti per le industrie alimentari e chimiche. Conta una quarantina di dipendenti, che sono stati i protagonisti della festa, insieme agli ex dipendenti. Ai collaboratori “storici” i titolari hanno voluto consegnare delle targhe come riconoscimento del loro supporto.

L’evento si è svolto sabato nella cornice del Castello di San Salvatore. La storia dell’attività è stata ripercorsa con l’animazione dell’attore Edoardo Fainello. C’è stato anche un momento musicale con l’arpa di Giada Dal Cin e le sue allieve. Il titolare Albino Granzotto, con la moglie Flavia ed i figli Massimo, Sandro ed Alberto erano visibilmente emozionati. «L’obiettivo è quello di rimanere al passo con i tempi, riuscendo a soddisfare esigenze sempre più particolari, rispondendo con un’alta tecnologia ed una professionalità che hanno sempre contraddistinto il vero Made in Italy – è la sfida per il futuro della Granzotto - proprio per questo motivo la famiglia Granzotto ha deciso d’investire in tecnologia attraverso l’acquisto di attrezzature di ultima generazione, integrati con un sistema di gestione conforme e superiore agli standard di “industria 4.0”, che permetta una maggiore internalizzazione in fase di produzione e un livello qualitativo ancora più elevato».

Hanno partecipato alla cerimonia tra gli altri anche il presidente delle Città del vino, Floriano Zambon, e il sindaco Vincenza Scarpa. —

DI.B.

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