Cinema Edison occupato e poi lasciato: «Una topaia»

Blitz di Ztl Wake Up ieri in pieno centro. Il collettivo, sgomberato dall’ex Telecom di via Dandolo un mese fa, ha fatto irruzione all’ex cinema Edison fra le 6.30 e le 7 per entrare nello stabile, che si trova a pochi passi da Piazza dei Signori. Un’azione dimostrativa: lo stabile non è stato realmente occupato e i ragazzi (una trentina) se ne sono andati via prima di mezzogiorno, non senza aver appeso degli striscioni alle porte dell’ex cinema. «Necessitiamo di spazi», «La libertà è tutto», recitavano gli slogan.
Impossibile, peraltro, occupare lo stabile. Dentro i ragazzi hanno infatti trovato piccioni morti, guano nella sala delle proiezioni, che aveva anche un buco sul soffitto. E così i giovani lo hanno presidiato da fuori, sotto gli occhi incuriositi dei negozianti vicini.
«Abbiamo voluto entrare in questo stabile perché abbiamo deciso di segnalare l’ennesimo buco nero dentro la città», dice Gaia Righetto, portavoce del collettivo. «Sappiamo che c’è un piano di recupero del cinema per farne degli appartamenti. Non c’è attenzione alla promozione della cultura».
Ma non è solo questo che denunciano i ragazzi: «Diciamo che una bomba batteriologica del genere non può trovarsi in pieno centro a Treviso». continua Righetto, «Nemmeno noi ci aspettavamo una situazione del genere quando siamo entrati. È diventato una piccionaia. Questi sono immobili che potrebbero essere dati ai giovani e a chi vuole fare iniziative culturali».
Nicola Vendraminetto, altro portavoce del collettivo, aggiunge: «A livello igienico è impensabile entrare. Qualcuno deve rispondere anche dei problemi di sanità pubblica. Abbiamo dovuto aprire una porta in modo illegale perché tutto questo emergesse. Comunque Ztl non si ferma e continueremo con iniziative come queste».
Il collettivo ha anche distribuito una fanzina, un foglio chiamato “La Nutria” che diventerà il suo veicolo di informazione. I ragazzi sono gli stessi che un mese fa sono stati sgomberati dall’ex Telecom di via Dandolo occupata poco prima di Natale. «E’ un gesto dimostrativo per riaprire degli spazi in città», ribadisce Jacopo Trapani, 20 anni, uno dei ragazzi che ha fatto irruzione all’ex Edison. «Lo facciamo per noi ma anche per le future generazioni». «Ci sono tantissimi spazi abbandonati in città», dice Anna Squeglia, 18 anni. «Pian piano vogliamo far capire a questa città che questi posti devono essere riutilizzati. Lasciarli così vuoti in centro città è uno scandalo».
Erika Marchi, 21 anni, non è da meno: «Questo potrebbe essere benissimo un centro culturale per la città». Andrea Berta, 29 anni aggiunge: «E’ l’ennesima dimostrazione che a Treviso ci sono dei buchi neri di degrado lasciati nel cuore della città. E’ inaccettabile per il decoro della città avere uno stabile chiuso adibito a piccionaia con rischio sanitario nel cuore del centro storico».
«Per lo meno se ne parla», commenta Francesco Fazioli della Pelletteria Fazioli vicina all’ex cinema.
«Hanno fatto bene», dice Irene del negozio Timberland lì davanti. «E’ vero mancano gli spazi ed è un peccato avere degli edifici vuoti. Già tempo fa avevamo segnalato che c’era una finestra rotta all’ex cinema ed è da tempo che diciamo di ripararla». In giornata il Comune ha inviato una diffida alla proprietà a pulire lo stabile entro due settimane.
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