Ciao Turi, caro nonnino della Marca
Aveva 109 anni ed era il terzo più longevo d'Italia. Una vita di lavoro alle Poste

Salvatore Sgroi
PREGANZIOL.
Lutto in paese, per la scomparsa di nonno Turi, al secolo Salvatore Sgroi. A fine gennaio aveva compiuto 109 anni. Era il terzo uomo più longevo d'Italia. Originario della Sicilia, viveva a Preganziol da 61 anni. Dopo la gavetta da postino supplente e telegrafista, era diventato direttore dell'ufficio postale del paese.
Salvatore in occasione delle 109 candeline spente il 27 gennaio aveva avuto, oltre agli auguri del sindaco, aveva ricevuto anche la visita dei rappresentanti del sindacato dei pensionati della Cisl. Il nonnino infatti era iscritto alla Cisl dai tempi in cui era dipendente delle Poste. Quando era andato in pensione, aveva lavorato per le Acli. Siciliano d'origine, aveva iniziato la sua carriera con Poste Italiane nel 1920 prima come postino supplente, poi come telegrafista. Nel 1950 era arrivato a Preganziol come direttore dell'ufficio postale. Nel 1960, la Rai gli assegnò una Fiat 600 come premio per aver incentivato la sottoscrizione di nuovi abbonamenti alla tivù. La pensione arrivò nel lontano 1967. Nato nel 1902, Turi ha vissuto in prima persona la seconda guerra mondiale ed è stato esule a Fiume. «Ho visto famiglie innocenti finire nelle foibe. E io assistevo impotente: dovevo pensare a salvarmi - raccontava l'ultracentenario - per aiutare gli slavi internati a Gonars, inviavo loro pacchi di pane biscottato sotto falso nome». Il primo maggio del 1950 approdò nella Marca Trevigiana, come direttore dell'ufficio postale di Preganziol. Aveva ricevuto l'onorificenza di cavaliere del lavoro. Negli anni, nonno Turi con la sua età da Guinness era diventato uno dei simboli della longevità della Marca. Lascia il figlio Sergio e la nuora Maria Luisa, che l'hanno sempre accudito con amore. Il funerale di Salvatore Sgroi si terrà martedì alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Preganziol.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video