Chiusi a chiave in casa dai banditi

ZERO BRANCO. Altro che scala a pioli: per raggiungere la finestrella a bocca di lupo attraverso cui entrare alla pasticceria Eros, la banda si è arrampicata sulle uova di Pasqua di plastica in formato gigante che fino al lunedì dell'Angelo avevano fatto bella mostra di sé a fianco all'ingresso del negozio. Ma per prepararsi la fuga, i malviventi avevano messo a segno un piano da professionisti, frutto evidentemente di precedenti sopralluoghi nella zona della pasticceria di via Monte Piana, di fronte alla Noalese. La finestra scelta per entrare si trova quasi all'altezza del soffitto, sul lato del locale che dà verso una piccola galleria, lontano da occhi indiscreti. Per non essere beccati, i malviventi hanno lasciato al buio, grazie a un corto circuito provocato all'impianto elettrico, la piazzetta condominiale che si trova sul retro dell'attività di Eros Gioppato. Non contenti, hanno anche girato verso l'alto le due telecamere che sorvegliano la zona, così che gli apparecchi non potessero riprendere il colpo. Il primo ladro, il più magro, è entrato in pasticceria attraverso la finestrella a bocca di lupo, poi ha aperto ai complici che attendevano fuori. Dall'interno della pasticceria, la banda ha chiuso a chiave le tre porte che dagli appartamenti della famiglia Gioppato, che si trovano al piano superiore, portano alla pasticceria e al laboratorio. L'assalto è avvenuto dopo l'1.45. A quest'ore, infatti, Laura Gioppato, figlia del titolare, è rincasata e tutto era regolare. Alle 5.30 la famiglia è scesa in negozio, ma le porte erano chiuse da dentro. Hanno così capito di essere stati vittima di un assalto, l'ennesimo ai danni della pasticceria, anche se da quasi una decina d'anni non c'erano più incursioni ladresche. Il bottino? Davvero magro: 200 euro presi dal fondo cassa e alcune pere che erano in una cassettina. «Per fortuna non mi hanno rubato la bici di legno fatta a mano da Antonio Pegorer, detto Toni Capiteo, che è esposta in vetrina», dice Eros Gioppato, «tutto sommato ci è andata bene. Per fortuna non ci hanno fatto male. In fin dei conti, cosa è mai un furto rispetto al valore della vita?». (ru.b.)
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