Chiusa anche Sinetica altri trenta dipendenti sono stati lasciati a casa

L’azienda ha sede nello stesso stabilimento di Francenigo L’appello: «Messi in ferie d’ufficio e senza stipendio»
Diego Bortolotto

GAIARINE

Dopo Jesse, anche Sinetica Industries rischia di saltare. Da giovedì scorso i trenta dipendenti sono stati lasciati a casa. «Siamo stati sfrattati dalla sede operativa trovandoci di fatto in mezzo ad una strada - spiegano - In ferie fino a nuova disposizione, senza stipendio, ammortizzatori sociali, tutele e certezze». L'azienda appartiene allo stesso gruppo Mezzalira Investment Group di cui è parte Jesse Italia, dichiarata fallita dal tribunale di Treviso un mese fa, in seguito alla richiesta presentata dalla Jesse Srl. Sinetica lavora nello stesso stabilimento di Francenigo, occupandosi della produzione d'arredi per uffici. Tre settimane fa si è svolta l'udienza, che è stata rinviata al prossimo 7 gennaio per evitare il fallimento e arrivare ad un concordato in bianco. «Dopo aver visto congelato, per effetto della richiesta di sospensione dell'istanza di fallimento, lo stipendio di ottobre e il lavorato fino al 9 novembre - aggiungono i lavoratori - non abbiamo certezze sulla retribuzione rimanente di novembre, sull'apertura della cassa integrazione straordinaria e sul futuro dell'azienda. Se è vero che c'è l'interesse da parte di un'azienda di subentrare per salvare Sinetica, non si hanno ad oggi evidenze sulle tempistiche.

Ci sono voci di un salvataggio da parte di un’importante realtà industriale gaiarinese nel settore del mobile, che potrebbe riassorbire una parte della forza lavoro della storica azienda di Francenigo. Cisl e Cgil stanno cercando di trovare una soluzione e hanno chiesto alle istituzioni di intervenire. Sarà però un Natale di passione per una trentina di famiglie. «La situazione è drammatica e si richiede una risposta da parte delle istituzioni - è l’appello impiegati e operai - e per permettere a queste famiglie di affrontare le spese correnti che non si sono invece “congelate”. Troviamo inammissibile che nel 2021 non ci sia tutela giuridica ed economica per chi fino all'ultimo ha onorato il posto di lavoro».

I casi Jesse e Sinetica corrono paralleli. In settimana si potrebbe vedere una luce per i quaranta dipendenti della Jesse Italia. L'amministrazione di Gaiarine, attraverso il sindaco Diego Zanchetta, ha dato disponibilità per trovare risorse alle famiglie gaiarinesi colpite dal fallimento ed è stata coinvolta anche l'amministrazione comunale di Sacile. —



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