Chiude lo storico «Moretti»

Negozio centenario, se ne va un altro pezzo di storia della città

Saluta un altro pezzo di storia del centro. L’ennesimo colpo alla memoria collettiva della città. Chiude i battenti il nuovo mobilificio Moretti di via Manzoni, erede recente dello storica azienda di arredamenti fondata nei primi anni del secolo scorso.

L’avviso è comparso sui fosforescenti manifesti che dalle vetrine annunciano un mese e mezzo di vendite straordinarie, da ieri fino al 14 maggio.

Un altro colpo della crisi, e dei suoi pesanti effetti soprattutto per le attività dentro le mura, stando a quanto dicono in negozio.

Tutti i trevigiani, che da un secolo si rifornivano di mobili e arredi nel negozio di via Manzoni e in quello vicino alla stazione ferroviaria, in largo Altinia, sotto il Continental, avevano registrato la scelta di concentrare l’attività in via Manzoni, fra il lato che guarda via Casa di Ricovero e l’ex chiesa sconsacrata.

Qui, negli ultimi anni, era stato tentato il rilancio della società, con la nuova ragione sociale «Nuovo Mobilificio Moretti snc», il cui titolare è l’architetto Antonio Caccianiga. Ma evidentemente la congiuntura economica, in particolare negli ultimi anni, ha indotto alla chiusura, decisione presa a malincuore.

I Moretti, a Treviso, sono una delle famiglie più conosciute, con diverse proprietà immobiliari in centro.

Adesso cerca un futuro un pezzo di via Manzoni. E non è la sola vetrina chiusa in quel tratto di strada, e nel quadrante compreso tra il centro e San Tomaso. «C’è vita solo grazie ai locali, qui: la via si riempie infatti solo a pranzo e a cena» dice un residente della via.

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