Chiude La Puleggia, 20 dipendenti in “cassa” per un anno

CASTELFRANCO. La Puleggia chiude, per i dipendenti c’è la cassa integrazione. Lo storico stabilimento metalmeccanico di via Sile cessa l’attività 70 anni dopo l’avvio. La fabbrica era stata aperta...
DeMarchi Castelfranco borgo Treviso azienda La Puleggia
DeMarchi Castelfranco borgo Treviso azienda La Puleggia

CASTELFRANCO. La Puleggia chiude, per i dipendenti c’è la cassa integrazione. Lo storico stabilimento metalmeccanico di via Sile cessa l’attività 70 anni dopo l’avvio. La fabbrica era stata aperta nel 1945, subito dopo la fine della guerra, e si era affermata sul mercato nazionale e internazionale per la produzione di pulegge, carrucole e altri ingranaggi in metallo. Una storia gloriosa in cui l’azienda è arrivata fino ad avere 150 dipendenti nel periodo del boom economico. Ha deciso di non delocalizzare, ma di tenere sempre la produzione in città. E questo purtroppo non ha permesso di essere competitivi sul mercato. Negli ultimi anni, complice la crisi e la concorrenza estera, l’azienda ha progressivamente ridotto l’organico. I dipendenti attualmente sono 20. La proprietà ha deciso di chiudere il 31 dicembre di quest’anno. L’azienda cessa, ma per i dipendenti ci saranno gli ammortizzatori sociali. Un anno di cassa integrazione straordinaria per chiusura che si concluderà ad ottobre. Alcuni potranno andare in pensione in anticipo, usufruendo del pensionamento anticipato. Di fatto la Puleggia ha deciso di cessare prima di ritrovarsi a dover affrontare difficoltà serie e di essere messa nell’impossibilità di far fronte al pagamento degli stipendi. Chiude un altro storico stabilimento produttivo della città. Dopo la dismissione dell’area Ex Geconf, il ridimensionamento della Berco, i licenziamenti e il precariato alla Ggp, il fallimento della Fervet, tocca ora alla La Puleggia. Castelfranco in pochi anni ha perso alcuni gioielli della sua storia industriale, pezzi consistenti di quel tessuto produttivo che ha reso la città importante nel contesto del Veneto locomotiva d’Italia.

Daniele Quarello

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