Cgil Treviso: «Fusione tra piccoli Comuni per garantire i servizi»

Il grido d’allarme del sindacato in occasione delle elezioni delle rsu  delle funzione pubblica in programma dal 14 al 16 aprile

Mattia Toffoletto
La Cgil Fp presenta la tornata elettorale per il rinnovo delle rsu
La Cgil Fp presenta la tornata elettorale per il rinnovo delle rsu

«Fusione fra i piccoli Comuni per garantire i servizi. Problemi di carenze di personale e carichi di lavoro da risolvere, nelle Rsa il personale ha ormai l'età di chi viene assistito».

Il grido d'allarme è di Fp Cgil Treviso, lo spunto sono le elezioni delle Rsu in programma dal 14 al 16 aprile. In ballo il rinnovo delle rappresentanze sindacali per tutto il comparto della funzione pubblica: 141 i seggi in palio nella Marca fra funzioni locali (Comuni, Rsa, Provincia, Camera di Commercio), centrali (Inps, Inail, Agenzia delle Entrate), sanità (Ulss 2).

E, nel caso della Cgil, i numeri dei pretendenti sono in aumento, con l'80% rappresentato da donne: sette liste (da 95 a 102, più 7,4%) e 33 candidati in più (da 303 a 336, più 11%) rispetto alla precedente tornata 2022. Piccolissima crescita pure nei seggi delle funzioni locali: si è passati, rispetto a tre anni fa, da 117 a 119 (nelle Ipab da 18 a 19).

Nelle funzioni centrali, viceversa, si è scesi da 25 a 21; rimane unico il seggio per l'Ulss 2. La platea di lavoratori interessati è pari a 15.400 unità, di cui quattromila nei Comuni, 2.032 nelle Ipab e 7.897 nella sanità.

«Resta aperta la questione del rinnovo del contratto nazionale per funzioni locali e sanità: la proposta del governo secondo noi non permette di recuperare il potere d'acquisto», mette in evidenza Marta Casarin, segretaria Fp Cgil Treviso, illustrando i temi della campagna elettorale, «dobbiamo rendere più attrattiva la pubblica amministrazione: stiamo facendo i conti, in questi anni, con dimissioni e concorsi che vanno deserti o quasi».

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