Cessalto, precipita e muore in fabbrica

Quarantenne di La Salute stroncato da un malore in azienda, inutili i lunghi tentativi di rianimazione. Aveva due figli
De Polo - Dino Tommasella - S. Stino - Nicolini Simone (foto dal profilo Facebook della moglie)
De Polo - Dino Tommasella - S. Stino - Nicolini Simone (foto dal profilo Facebook della moglie)
CESSALTO. Vola da qualche metro di altezza a pochi minuti dalla fine turno, probabilmente a causa di un malore: così è morto un operaio quarantenne, padre di due bambine, nel primo pomeriggio di ieri in una fabbrica di Cessalto. E’ accaduto poco dopo le 13 allo stabilimento cessaltino della “Bfr Meccanica”, azienda che si occupa di lavorazioni meccaniche di precisione. Simone Nicolini, operaio 40enne originario di Padova ma residente da qualche tempo a La Salute di San Stino di Livenza (Venezia), ha accusato un malore ed è caduto a terra da un’altezza di qualche metro mentre stava lavorando su un macchinario all’interno dello stabilimento che si trova nella zona industriale di Cessalto. Toccato terra, non si è più rialzato. La caduta gli ha procurato una ferita non grave alla testa, ma nonostante questo per lui ormai non c’era nulla da fare. Un arresto cardiaco probabilmente gli è stato fatale.


Non chiarissima la dinamica, che infatti ha richiesto più tardi l’intervento di carabinieri e Spisal. Sul posto, immediamente, i soccorsi dei colleghi di lavoro e l’elicottero del Suem, che è atterrato poco distante dallo stabilimento.


Il personale medico gli ha praticato per lunghissimi minuti il massaggio cardiaco, ma gli sforzi sono stati inutili. L’uomo non si è più ripreso.


A raggiungere la famiglia, per trasmettere la tragica notizia, i carabinieri di Cessalto e quelli di San Stino. Straziante l’attesa per il rientro a casa da scuola delle due bambine.


Nel pomeriggio i tecnici dello Spisal sono entrati nel capannone della Bfr per eseguire un sopralluogo, ma sembrano escluse responsabilità dell’azienda cessaltina e dei suoi impianti.


Sconvolti i colleghi di lavoro di Nicolini, che sono usciti alla spicciolata molto oltre la fine turno. Occhi lucidi e poca voglia di descrivere la tragedia.


La compagna dell’uomo si chiama Nora Speretta, 37 anni. Si erano conosciuti più di 10 anni fa e dal loro grande amore erano nate due splendide bambine, che frequentano la scuola primaria. Tutti insieme vivevano alla periferia de La Salute, in via Leonardo Sciascia 17. Amavano viaggiare e frequentare la montagna, spesso con amici comuni che abitano tra La Salute, San Giorgio e Caorle. Simone amava tantissimo poi la compagnia dei vecchi amici padovani, che talvolta frequentava ancora, tra Vigonza e Piove di Sacco. Le rimpatriate erano sempre un'occasione straordinaria, per raccontare del suo lavoro e della sua famiglia. Amava anche le moto e la musica, e ultimamente aveva partecipato a un concerto del gruppo rock fiorentino dei Litfiba.


«Simone aveva un cuore grande grande – spiegano gli amici – si dedicava completamente all'attività lavorativa e alle figlie, che adorava al pari della compagna. Siamo distrutti».


La compagna fa l’insegnante a Stretti di Eraclea. In passato è stata segretaria del Partito Democratico della sezione di La Salute. Il padre, Danilo Speretta, nonno delle piccole e “suocero” del deceduto, ricopre da anni incarichi dirigenziali alla Sangiorgese, squadra dilettantistica di calcio a San Giorgio di Livenza. Nora era già stata provata da un grave lutto, nell'estate scorsa. Un cugino di 44 anni, Filippo Speretta, che lavorava anche lui in un'azienda di Cessalto, morì per le conseguenze di uno shock anafilattico provocato dalla puntura di un insetto. Il sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto, ha accolto con sconcerto la notizia del decesso di Nicolini, che conosceva personalmente; e ha espresso il cordoglio dell'intera comunità.


Niccolò Budoia


Rosario Padovano


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