Ceotto, domani l’addio all’imprenditore

SUSEGANA. Verrà dato domani pomeriggio alle 15 nella chiesa di Colfosco, l’ultimo saluto all’industriale della ghiaia Vittorio Ceotto. Questa sera alle 19.30, sempre nella chiesa di Colfosco, verrà invece recitato il rosario. La famiglia invita chi desidera esprimere la propria vicinanza di farlo non con fiori, ma sostenendo con una donazione il Progetto Penelope della Caritas Tarvisina. Il Progetto si fonda su un Centro di ascolto e di aiuto per imprenditori a rischio suicidio perché colpiti dalla crisi. E c’è proprio la pesantissima congiuntura economica dietro la drammatica scelta di Vittorio Ceotto che lunedì pomeriggio si è tolto la vita nel sottoscala della sua villa suseganese. L’uomo ha lasciato una lettera di due pagine: una tenera dichiarazione d’amore per i figli e per la moglie Samanta, ma anche il grido di dolore di un imprenditore colpito gravemente dalla crisi. L’uomo ha fatto riferimento al problema di liquidità del Gruppo Ceotto (che riunisce la Old Beton e Immobiliare Ceotto ): i clienti non pagano, lui non riusciva a pagare i fornitori. Una situazione diffusa nel Nordest, ma evidentemente insostenibile per un imprenditore vecchio-stile che aveva ereditato le società dal padre e che voleva continuare a gestirle come aveva sempre fatto, con onore, senza tagli e senza toccare il patrimonio della famiglia.
Nella sua lettera Ceotto arriva a chiedere alla moglie di farsi carico delle società, di gestirle come - sostiene - lui non ha più saputo fare. Parole amare, di un uomo disperato e provato dalle mille battaglie combattute in tutta la sua vita. Un uomo che si è fatto conoscere ed amare, «un imprenditore onesto e battagliero» come lo ha definito l’Atec. Numerosissime le testimonianze di cordoglio arrivate in queste ore tra cui quella del presidente di Unindustria Vardanega e del Gruppo Estrattivo dei Cavatori.
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