Centauri gareggiano sul Piave a Susegana e poi fuggono

Susegana. Corse clandestine sul greto del fiume, quattro motociclisti si sono dileguati per evitare i controlli

SUSEGANA. Continuano le scorribande irregolari dei motociclisti sul greto del Piave. E' successo di recente all’altezza del Ponte della Priula tra Nervesa e Susegana con quattro centauri che sono fuggiti ignorando l’alt della polizia stradale.

Il tutto è avvenuto sotto gli occhi di un’automobilista che ci ha segnalato il fatto. «Ero in macchina in zona», spiega il testimone, «ho visto quattro moto da cross correre sul greto. Poi sono usciti in strada all’altezza del ristorante “All Can you eat” di via Priula a Nervesa ed hanno preso il ponte in direzione di Susegana, dove transitavo anch’io» continua l’automobilista. «Alla fine del ponte c’era un posto di blocco della polizia che faceva controlli di routine. Gli agenti probabilmente li avevano notati, ma un’auto “amica” ha fatto loro i fari per avvertirli del controllo. Ignorando l’alt, uno di loro mi ha superato e si è defilato a sinistra nella stradina che costeggia il supermercato di Ponte della Priula.

Gli altri tre hanno proseguito invece insieme verso la rotonda tra la chiesa ed il bar Quadrivio dove si sono divisi prendendo ciascuno una diversa direzione» continua il testimone. «Non so se poi gli agenti, contattando i loro colleghi, siano risusciti a fermali, certo è che correre sui greti dei fiumi è una pratica vietata ed è condannata anche dalla federazione motociclistica italiana» conclude l’automobilista che conosce bene le regole a cui debbono attenersi i centauri. Negli ultimi tempi sono successi alcuni gravi incidenti nel corso di gare o scorribande motociclistiche non autorizzate nella Marca. Lo scorso ottobre un diciottenne di Chiarano è stato ferito gravemente in uno schianto contro un altro centauro durante un raduno motociclistico notturno non autorizzato nella zona industriale di Mansuè.

Alcuni anni fa è andata peggio purtroppo ad un giovane di Nervesa che ha perso la vita dopo aver battuto la testa contro il ramo di un albero durante un raduno motociclistico lungo il Piave con amici. Lamentale per le conseguenze ambientali delle corse di moto e quad lungo le zone in secca del greto del Piave si sentono spesso inoltre dalle persone più attente alla difesa della natura che frequentano i Comuni rivieraschi. La richiesta di molti è che i divieti vengano fatti rispettare più severamente e che vengano effettuati controlli sistematici sui frequentatori del greto del Piave.

 

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