Cementi Rossi, mercoledì la decisione
Udienza pubblica in Provincia per l’autorizzazione a bruciare plastiche nel cementificio di Pederobba

Ferrazza Pederobba stabilimento Cementi Rossi
PEDEROBBA. Il coordinamento Ariachevoglio chiama a raccolta la gente per una presenza massiccia alla udienza pubblica per la discussione delle osservazioni al progetto presentate da cittadini e associazioni, al progetto dell’Industria Cementi Giovanni Rossi di Piacenza di incenerire plastica da rifiuti nel suo cementificio di Pederobba. L'appuntamento è per mercoledì alle 15 all'auditorium della Provincia, a Treviso. Sarà uno dei momenti determinanti nell'iter di valutazione di impatto ambientale del progetto presentato dal cementificio. In questi giorni AriacheVoglio farà una campagna capillare di informazione in modo da portare più gente possibile mercoledì a Treviso e riempire l'auditorium in occasione della discussione delle numerosissime osservazioni presentate da asociazioni, cittadini, amministrazione comunale al progetto di usare le plastiche della raccolta differenziata come combustibile. Il coordinamento ha organizzato una trasferta in massa e il ritrovo è stato fissato alle 14 nel parcheggio del municipio, da dove partirà la carovana di macchine che raggiungerà la sede della Provincia. Intanto la Commissione Ue ha risposto all'interrogazione parlamentare presentata dai pentastellati David Borrelli e Piernicolo Pedicini sul progetto della CementiRossi dicendo sostanzialmente che è materia di competenza della autorità italiane. «L'accertamento di situazioni specifiche d'inadempienza -ha scritto la Commissione nella risposta all'interpellanza dei due eurodeputati del M5S- è in primo luogo competenza degli organi amministrativi e/o giudiziari nazionali incaricati dell'attuazione delle direttive europee. La direttiva 2010/75/Ue relativa alle emissioni industriali stabilisce requisiti minimi per il coincenerimento di rifiuti nei forni per cemento e dispone che gli impianti siano utilizzati secondo le condizioni di autorizzazione sulla base delle migliori tecniche disponibili per inquinare il meno possibile. L'Articolo 24 della direttiva sulle emissioni industriali prevede la partecipazione dei cittadini in caso di domanda di autorizzazione ad apportare modifiche sostanziali a un impianto o quando l'operatore intende derogare alle condizioni di autorizzazione sulla base delle migliori tecniche disponibili». Insomma dovranno arrangiarsi a Treviso perchè Bruxelles non metterà dito.
(e.f.)
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