Cava Trentin, no all’ampliamento

Albaredo, parte una petizione contro la richiesta di aumentare i conferimenti

VEDELAGO

Un aumento del tetto massimo di conferimento annuo. Da 3900 tonnellate a 50 mila tonnellate. Lo ha richiesto la ditta Trentin Ghiaia per la cava in zona Bonelle ad Albaredo. Un sito che attualmente è discarica di conferimenti per materiale inerte di scarto di demolizione o di bitume stradale. La richiesta della ditta di poter aumentare la quantità di materiale annuo conferibile nella cava è stata presentata un paio di mesi fa. La notizia diffusasi nei giorni scorsi tra i cittadini della frazione ha subito scatenato la protesta. Il gruppo di opposizione Primavera Civica nei prossimi giorni darà il via ad una raccolta firme tra le famiglie albaredesi per chiedere alle autorità di non concedere l'autorizzazione ad aumentare i limiti. «I cittadini solo allarmati - spiega Stefano Beltrame, consigliere comunale di Primavera Civica ed coordinatore locale del Pd - la ditta Trentin ghiaia, oltre all’escavazione di ghiaia, oggi conferisce in cava materiale di scarto da demolizione e bitume stradale, oltre a produrre bitume per strade con un impianto di recente costruzione. Ha chiesto di elevare l’attuale soglia di conferimento di inerti presso la cava Bonelle passando da 3.900 tonnellate/anno a 50.000 tonellate/anno. Un aumento di 10 volte. Tradotto in termini di traffico stradale significherebbe un aumento sulle nostre strade di circa 2700 camion all’anno, oltre agli attuali mezzi oggi in circolazione. Ci chiediamo come la frazione di Albaredo potrà sopportare un così elevato volume di traffico. Quanto stiamo perdendo e perderemo sul valore dei nostri immobili e delle nostre attività? ».(d.q.)

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