Catturato con la ketamina, processo in India: assolto

Valeriano Gerotto, 36 anni, è stato trovato con la droga durante il viaggio in Asia Rilasciato dopo due anni: i diplomatici vogliono riportarlo in fretta nella Marca
Di Massimo Guerretta

CONEGLIANO. È considerato il più grande esportatore mondiale di ketamina, la potentissima droga liquida che arriva in Europa facendola assorbire nei tessuti e nei vestiti tenuti in valigia. Ma per l’India – dov’è venduta liberamente – è un commercio da stroncare. Con leggi severissime, come quelle che minacciavano di cambiare per sempre la vita di Valeriano Gerotto, il 36enne coneglianese arrestato all’inizio del settembre 2011 nella periferia di Mumbai. Era accusato di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, ma ieri mattina il tribunale della popolosa metropoli indiana l’ ha assolto per insufficienza di prove. Rischiava quasi 10 anni di carcere: le legge indiane sono infatti particolarmente severe nei confronti di chi cerca di lasciare il paese esportando ketamina. La rivelazione è arrivata da una fonte diplomatica italiana, gli stessi ambasciatori che da un anno e mezzo sono impegnati nella difficile risoluzione del caso riguardante i due marò italiani accusati di omicidio dai magistrati di New Delhi. Per loro il processo deve ancora iniziare, invece l’odissea nel sud-est asiatico è finalmente finita per Valeriano Gerotto. Il 36enne era stato trovato in possesso di una busta contenente 1,4 chilogrammi di ketamina, un anestetico derivato della fenciclidina, con forti capacità allucinogene. Il processo, giunto a sentenza quasi due anni dopo l'arresto, si è concluso favorevolmente per l'imputato, grazie ad una valida strategia difensiva e alla irreperibilità di due testimoni dell'accusa. Gerotto è stato scarcerato già ieri mattina e ora le sue prospettive di rientro in Italia sono legate alla decisione del pm di presentare appello. «Questa vicenda si è chiusa per il momento positivamente», ha detto il console generale a Mumbai, Ugo Ciarlatani, «grazie all'impegno del personale consolare» Una volta uscito dal carcere, ha infine detto Ciarlatani, Gerotto sarà accolto da un sacerdote in modo da impedire un nuovo contatto con la criminalità organizzata eventualmente conosciuta in carcere e facilitare un suo reinserimento. I diplomatici si stanno comunque già interessando al suo ritorno nella Marca.

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