Castelfranco. La solidarietà di Argentin: 72 biciclette in regalo ai bimbi in affido

Attualmente sono 54 i minori che vivono in famiglie che li ospitano. Lo storico negozio castellano diventa Giant Store e fa il bel gesto 

CASTELFRANCO. Settantadue biciclette per i bambini accolti nelle famiglie affidatarie: è il grande regalo di Natale della Cicli Argentin ieri consegnato in municipio alla presenza del sindaco Stefano Marcon.

Lo storico negozio castellano dal primo gennaio diventerà Giant Store, legandosi quindi al prestigioso marchio della più grande azienda produttrice di bici al mondo che, a carattere promozionale, ha messo a disposizione un paio di modelli per bambini e ragazzi per un totale di 72 pezzi.

La Argentin poteva metterli in vendita a un prezzo speciale, ma ha deciso invece di donare tutto al centro affido del distretto asolano dell’Usl 2 che le farà recapitare ai bambini in affido. «È uno dei giorni più belli del mio mandato – ha detto Marcon – dove si concretizza la solidarietà. Si dice che fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Ebbene questa è la foresta che cresce, la generosità di Sergio Argentin e del figlio Marco e di queste famiglie che accolgono bambini quando quelle d’origine sono in difficoltà. È un messaggio che dà una grande speranza».

Nel distretto asolano sono 150 le famiglie a disposizione per l’affido dopo aver affrontato un percorso formativo: una disponibilità immediata che permette in poche ore di trovare un ambiente accogliente, preferibile al ricorso a enti o istituti. Attualmente sono 54 i bambini accolti, per un periodo non inferiore ai due anni, per la maggior parte a tempo pieno durante la settimana. «Queste famiglie – spiega Pasquale Borsellino, direttore dell’unità operativa infanzia famiglia adolescenza – sono una testimonianza viva di persone che mettono in discussione la loro vita, il loro equilibrio familiare e i loro tempo per offrire un ambiente sereno a un bambino in difficoltà. L’affido ha un valore che va ben oltre a quello che riceve il bambino ed è quello di persone che non vogliono essere un’isola, dando una risposta di pace alla rabbia e all’egoismo che purtroppo spesso caratterizza questo tempo».

Per il distretto asolano dell’Usl 2 il valore si esprime in qualità di aiuto, ma anche in un contenimento delle spese: l’affido infatti costa 500 mila euro all’anno, mentre il ricorso a strutture specifiche pubbliche o private costerebbe due milioni di euro. Ma questo è secondario, parlando di bambini: «L’affido familiare preserva i piccoli ospiti dalle difficoltà più gravi, ma soprattutto non interrompe il legame e il contatto con le famiglie originarie – spiega la responsabile del consultorio familiare, Maristella Bacchion – Direi che proprio le biciclette oggi donate rappresentato al meglio cos’è l’affido: queste famiglie aiutano i loro piccoli ospiti a mantenere l’equilibrio, come si fa quando si impara ad andare in bici. E quando si pedala si fa fatica, è vero, ma è anche una grande gioia».

La consegna delle prime bici è avvenuta proprio ieri in municipio a una decina di famiglie affidatarie in rappresentanza di tutte le altre: «In tanti ci ringraziano per la nostra disponibilità – ha detto Pietro De Bortoli, uno dei papà affidatari – in realtà siamo noi a ringraziare per essere una famiglia affidataria». —

Davide Nordio

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