Casier piange Clelia, morta a soli 15 anni
Casier. Le avevano diagnosticato un tumore alla medie, iscritta all’Alberini ha continuato a studiare e lottare fino all’ultimo

zago agenzia foto film casier funerale clelia pellegrini
CASIER. Canti di redenzione per l’ultimo saluto a Clelia Pellegrini, uccisa da un tumore a soli quindici anni. Ieri pomeriggio nella chiesa di Casier, tutta la comunità cittadina si è stretta nel cordoglio e nel dolore per l’ultimo saluto alla giovane studentessa trevigiana.
Una bara bianca, fiori gialli e niente viola: per una precisa scelta dei famigliari è bandito dai paramenti il colore con cui solitamente si accompagnano le esequie. Sono gialle anche le magliette del coro del Grest che illumina di musica l’ultimo saluto a Clelia: gli amici di sempre, quelli che più le sono stati vicini, cantano per lei.
Partecipano al rito funebre anche il sindaco di Casier, Miriam Giuriati, l’assessore all’istruzione Paola Marson e il direttore della casa circondariale di Treviso, Francesco Massimo. La madre di Clelia è infatti guardia carceraria a Santa Bona. Al fianco del parroco don Roberto Maccatrozzo, concelebra anche il cappellano del carcere.
È una tragica morte che colpisce, quella di Clelia, che non lascia indifferenti; una storia che in paese conoscono in molti. Le avevano diagnosticato la grave malattia, un tumore al cervello, ancor prima che terminasse la terza media all’istituto comprensivo di Dosson. Era riuscita comunque a superare gli esami e si era iscritta al primo anno delle scuole superiori, all’Istituto Alberghiero di Treviso. Anche costretta in sedia a rotelle dalla malattia, debilitata dai cicli di chemio, aveva saputo vincere tante battaglie: quest’estate era riuscita a partecipare ai centri estivi della sua parrocchia, trascorrendo così, nel conforto delle sue amicizie storiche, gli ultimi mesi di vita. Determinante il ruolo della famiglia: Clelia lascia i suoi 5 fratelli, la mamma Daniela e il papà Sandro. Famiglia numerosa e devota: «Io gioisco nel signore, i miei occhi contemplano il volto dell’Amore» recitano i santini fuori dalla chiesa. Anche le parole della zia, Valentina Del Bufalo, ci raccontano della profonda spiritualità con cui l’intero contesto parentale ha affrontato questo grave lutto: «Nonostante il dolore» è la breve dichiarazione «viviamo veramente una grande grazia. Con tutto quello che ha fatto parte del nostro percorso abbiamo ricevuto una grande grazia, in tutti gli ambiti». «La tua immagine sarà sempre una fiaccola accesa nel cuore di chi ti ha voluto bene»: recita l’epigrafe di Clelia, che rimane volutamente anonima a rimarcare la dimensione privata di un simile dolore.
Non sono mancate nei mesi scorsi, le invocazioni alla madonna di Lourdes. Per questa vita che si è spenta la fede si accompagnerà per sempre al ricordo. «Un grande dolore per tutta la comunità» è il commento del sindaco di Casier, Miriam Giuriati. «Abbiamo celebrato assieme un rito di ressurrezione» spiega don Roberto. La cerimonia si è infine conclusa al cimitero di Casier.
Argomenti:sanità
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video