Casetta verde per Liana e Roberto

Una casetta verde a simbolo di una città che accolga - il telaio è aperto - che includa, senza muri, rispettosa dell’ambiente e del verde, colore non scelto a caso. E’ l’icona della campagna elettorale di Liana Manfio, assessore uscente alla Partecipazione, e di Roberto Pizzolato, consigliere e presidente della commissione consiliare welfare.
In quella casetta, con loro e per loro, hanno posato testimonial diversi: la richiedente asilo Sabine, artista, e il professor Toni Calò, il fotografo Matteo De Mayda, pagne sociali per Emergency e la studentessa Angelica che organizza corsi di danze popolari; Agnese e Maria, ragazze disabili che lavorano, e poli le volontarie Luisa, Alessandra e Maria Teresa, quest’ultima già presidente della Lilt. «Ci battiamo per continuare quello che è stato fatto in questi anni , tanto», hanno detto i due. In dettaglio: i percorsi per rendere accessibile il centro ai disabili, lo spazio Donna, i percorsi di partecipazione nei quartieri, l’Imu agevolata per chi affitta a immobili a comunità di disabili nel dopo di “noi”, la rigenerazione urbana all’ex caserma Piave occupata e ora “regolarizzata”.
E rivendicando «con orgoglio» l’appartenenza al Pd, «al dio là di Roma, per quanto è stato realizzato a Treviso», si dicono «candidai a chilometri zero» (chiara allusione ai big della Lega in Regione o in altri enti ndr), e puntano anche a «migliorare e dare più risorse al welfare al sociale». L’obiettivo? «Treviso «sempre più città di incontri e relazione, aggregazione e inclusione». I quartieri? «Lugohi di comunità, non solo opere pubbliche e illuminazione». E infine, un progetto Giovani «polo di creatività ,aggregazione, ma anche ponte verso il mondo del lavoro, con una rete di sinergie creata con scuole, università, Camera di Commercio e categorie».
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