Caserme, cessioni e polemiche «La città poteva avere di più»

Approvato in Consiglio il cambio di destinazione d’uso degli immobili dismessi I dubbi di Balliana e De Bastiani: «A qualche Comune è andata molto meglio»

VITTORIO VENETO

A sette anni dalla firma del protocollo d’intesa tra Difesa e Comune sui beni militari della città, il Consiglio comunale ha votato per il cambio di destinazione d’uso delle ex caserme e dei palazzi. Un patrimonio da 12 milioni di euro. Solo due le astensioni, dei consiglieri Mirella Balliana e Alessandro De Bastiani, dell’opposizione. Il Comune incasserà l’aerocampo di San Giacomo di Veglia (varrebbe un milione e 465 mila euro), dove sorgerà un mega impianto sportivo, e tre quarti almeno tra proprietà e concessione dell’area della ex Caserma Gotti, tra cui la grande area verde, che resterà tale, del campo sportivo e annessi lungo via Dante.

GLI IMMOBILI

Il valore, in questo caso, sarebbe di un milione e 512 mila euro. Un valore complessivo di circa 3 milioni. Ma lo stesso Comune cederà la caserma dei carabinieri, che varrebbe quanto sopra, poco meno di 3 milioni, il Demanio si tratterrà palazzo Doro Altan, palazzo Piccin, un terzo della Caserma Gotti (da trasformare in residenziale e commerciale), la caserma Tandura e alcuni alloggi. Con l’autorizzazione municipale a valorizzarli, il Demanio militare può procedere ora alla vendita. Se il destino della Gotti pare già segnato, il Doro Altan, un complesso che era sede del Circolo ufficiali, potrebbe essere trasformato in albergo, considerata la vastità del complesso. Medesima la vocazione di palazzo Piccin, sede del V Corpo d’Armata, anche se la sua strutturazione interna è di sale molto ampie e soprattutto molto alte, quindi poco adattabili a camere d’albergo. La ben più ampia caserma Tandura potrebbe diventare il nuovo centro residenziale del quartiere di Costa, con tanto di piazza. Si inizia, comunque, dalla caserma Gotti, dove già l’Avab sta preparando la propria sede e dove gli Amici del rugby ricaveranno il proprio mini-stadio.

SOPRALLUOGO ALLA GOTTI

Nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo di tutti i consiglieri comunali sul sito dismesso della ex caserma, per favorire una precisa conoscenza della situazione di fatto, su suggerimento e proposta del presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio. «In tal modo – ha detto Santantonio - proseguiremo in quello che per il nostro consiglio comunale sta diventando un metodo di lavoro, verifica sul campo dopo quelle effettuate a palazzo Torres e alla ex Area Carnielli». De Bastiani e Balliani hanno sostenuto che forse il Comune poteva ottenere di più. Dal 2013, l’Agenzia del Demanio ha ceduto più di 4000 immobili. Nervesa ha portato a casa un bel edificio che ospitava la caserma dei carabinieri mentre il Comune di Volpago del Montello ha ricevuto in dono la ex polveriera che comprende un'area di un chilometro quadrato recintato con 70 ettari di bosco oltre agli edifici. «Perché a Vittorio Veneto – si chiede De Bastiani – non si è riusciti ad ottenere tanto?». —



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