Case popolari a Treviso: 230 famiglie in emergenza
Graduatoria a fine mese. La Regione risponde ora alla richiesta del Comune di aumentare gli alloggi “salvagente”
![ZAGO . AG.FOTOFILM TREVISO ASSEMBLEA PUBBLICA CENTRO CIVICO S. BONA, SU CASE POPOLARI](https://images.tribunatreviso.it/view/acePublic/alias/contentid/62a09c18-f44d-48b3-86a4-95b87a387931/0/nicola-mattiuzzo-assemblea-pubblica-centro-civico-s-bona-su-case-popolari.webp?f=16%3A9&w=840)
Sotto il pressing delle richieste di alloggio in emergenza abitativa per sfratti o finite locazioni che sta mettendo alle corde l’amministrazione, dopo mesi dalla richiesta di aiuto la Regione ha convesso un minimo di respiro alle famiglie dando la possibilità al comune di aumentare il numero di abitazioni Erp da assegnare extra graduatoria. Una goccia nel mare, in attesa che Ater meta nero su bianco l’elenco dei potenziali assegnatari degli alloggi popolari comunali, un bando per il quale si sono messi in conda oltre 900 famiglie.
La concessione regionale
Il Comune aveva chiesto a marzo scorso di poter aumentare la percentuale del 10% degli alloggi assegnabili per “emergenza abitativa”, ovvero alle famiglie che rischiano concretamente di ritrovarsi in strada nel giro di pochi giorni. La domanda era stata giustificata dall’incredibile numero di situazioni critiche registrate dagli uffici: circa 230, cinquanta in più dell’anno precedente e in continua crescita anche rispetto al 2021.
La Regione ha concesso al Comune appena un 5% in più, «considerando i 60 alloggi Erp a disposizione». Il che vuol dire meno di dieci case assegnabili su 230 richieste. Svuotare il mare col cucchiaino, e c’è da tenere conto che alcuni alloggi sono ancora in fase di restauro e saranno disponibili solo per fine agosto. Certo anche un paio di appartamenti in più possono aiutare, soprattutto stante il trend degli sfratti (7. 744 in dieci anni, per una media di 774 ingiunzioni ogni 365 giorni, due al giorno) che vede anche aumentare quelli per finita locazione a causa della mancanza di alternative residenziali praticabili. Soprattutto serve aspettare ancora.
Il bando
L’emergenza casa oggi è, di fatto, tutta nel calendario. A fine agosto Ater dovrebbe – condizionale d’obbligo – sottoporre al Comune la graduatoria provvisoria che mette in ordine di priorità e punteggi le oltre 861 domande accolte al termine del bando per ottenere ua casa popolare (930 le famiglie che si sono messe in coda). Pubblicata quella, serviranno alcuni mesi per incassare e valutare eventuali ricorsi e arrivare così alla definizione della graduatoria definitiva tramite la quale proceder alle assegnazioni. Si spera entro fine anno.
Quante case disponibili?
Ad una recente interrogazione del Pd il Comune ha dato i numeri della situazione: per fine agosto saranno pronti, restaurati, 40 alloggi erp comunali sui 55 in lavorazione; a questi se ne potrebbero aggiungere una sessantina di Ater (la gran parte in via Feltrina, nello stabile in via di completamento).
Quanti appartamenti popolari restano sfitti? Fra quelli proprietà del Comune 89; restaurarli costerebbe quasi nove milioni di euro stando ai conti del settore lavori pubblici di Ca’ Sugana. Soldi che ad oggi non ci sono. Delle oltre ottocento famiglie in coda quindi, se andrà bene potrà avere casa una su otto, almeno nel primo periodo. —
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