Case Marian, c’è l’acquisto Artigianato Vivo si salva

La Pro loco ha chiuso la trattativa con l’imprenditore Callesella per 530mila euro Il Comune di Cison garante qualora i volontari non riuscissero a pagare il mutuo
Di Andrea De Polo

CISON DI VALMARINO. La Pro Loco di Cison diventa proprietaria di Case Marian, uno dei borghi più suggestivi di Artigianato Vivo. La trattativa si è ufficialmente conclusa con un maxi sconto: i volontari si sono aggiudicati il complesso, di proprietà della ditta Callesella, per 530 mila euro, a fronte dei 600 mila da cui era partita la trattativa. È uno degli acquisti più importanti nella storia della Pro Loco cisonese, e del Comune, che farà da garante nel caso i volontari non riuscissero a sostenere il mutuo. Il consigliere Cristina Munno ha definito l’operazione «un momento storico per il paese». Soprattutto, è un acquisto che, dati alla mano, assicura il salvataggio di Artigianato Vivo.

Una trattativa lunghissima, segnata da polemiche e fratture anche in seno alla stessa Pro Loco, che si conclude però con una buona notizia per i cisonesi: era concreto, infatti, il rischio che Case Marian fossero acquistate da un privato, senza un ritorno per la collettività. «Grande soddisfazione per come si è conclusa la trattativa», commenta il sindaco Cristina Pin, «e un plauso alla Pro Loco. Nonostante l’onere del mutuo, ha capito che quel luogo, per Cison, è fondamentale».

La buona riuscita della trattativa è stata determinata anche dal maxi sconto concesso dalla famiglia Callesella, titolare dell’omonimo mobilificio e (ormai ex) proprietaria dello stabile. Una decisione sofferta, quella di mettere in vendita il complesso, ma anche una necessità, visto il perdurante stato di crisi che non ha risparmiato il mobilificio. Forse anche per questo bisogno di liquidità, alla fine, è arrivato il maxi sconto. «Ma per Callesella ha pesato anche la forte volontà di lasciare quell’edificio alla Pro Loco, e al paese» spiega il sindaco Pin.

Una scelta che salva non solo Artigianato Vivo: «Sono diverse le manifestazioni che si tengono al suo interno. Anche chi era contrario all’operazione, ora credo la appoggerà». Il mutuo della Pro Loco durerà 15 anni, il Comune offre garanzia ipotecaria di primo grado. L’amministrazione sarà proprietaria del terreno, che sarà concesso alla Pro Loco per 99 anni. Oltre agli eventi turistici, sarà ricavato lo spazio per alcuni parcheggi. A gettare benzina sul fuoco della polemica, il fatto che la Pro Loco stia ancora pagando un altro acquisto analogo: quello delle Cantine Brandolini, costate 2 milioni di euro. Con il maxi sconto, però, anche i più scettici sembrerebbero convinti.

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