Casco blu medunese nel caos del Libano

Marco Fornasaris, tenente colonnello del Cimic, è in missione di pace nell’area meridionale: «Mi manca il Livenza»
Di Claudia Stefani

MEDUNA DI LIVENZA. Tra i circa 1.100 caschi blu italiani impegnati attualmente a mantenere la pace nel sud del Libano, tanti vengono anche dal Nordest. Come Marco Fornasaris, tenente colonello proveniente dal trevigiano, impiegato con il Cimic di Motta di Livenza nella base di Shama con l’operazione “Leonte XIV”. Orgogliosa del suo concittadino, il sindaco di Meduna di Livenza Marica Fantuz ha reso nota una mail che il tenente colonnello Fornasaris le ha inviato nei giorni scorsi per augurare a lei e a tutta la comunità medunese una buona estate. «Come vanno le cose a Meduna?», scrive nella e-mail il tenente colonnello, «Qui per parte mia non posso lamentarmi, ma ti confesso che mi mancano il Livenza e la nostra piccola comunità. Come promesso prima di partire, ti invio una mia foto dal Libano meridionale nella mia veste ufficiale di "Casco Blu" dell'Onu, nell'ambito della missione italiana di Unifil denominata "Leonte XIV". La missione prende il suo nome da Leonte, l'antico nome del fiume Litani, che delimita la nostra area di responsabilità».

La missione “Leonte XIV” si svolge sotto l’egida della Risoluzione Onu 1701. La Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stata firmata l’11 agosto del 2006 dopo la così detta “Guerra d’estate” fra Israele e le milizie di Hezbollah. Con il nuovo provvedimento la missione Unifil, già presente dal 1978 in Libano, ha subito un’importante trasformazione in termini di uomini e mezzi, passando dai circa 2.000 ai quasi 15.000 caschi blu.

L’Italia è stata tra i primi Paesi ad aderire alla nuova esigenza, inviando un imponente contingente militare, divenendo di fatto ed ancora oggi, la Nazione con un maggior numero di caschi blu impegnati. «Nella foto», conclude il tenente colonnello Fornasaris prima di augurare a tutti i medunesi una buona estate, «sono in posa davanti al cartello di inaugurazione per una strada che abbiamo asfaltato in località Dayr Qanun». La base in cui opera Fornasaris in Libano è a Shama, a pochi chilometri dal confine israeliano, dove ha sede il Comando del Sector West di Unifil a guida italiana. Il Settore oltre che da militari italiani è composto dai contingenti di Brunei, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Repubblica di Korea, Slovenia e Tanzania.

Il 9 luglio scorso è stato inaugurato un nuovo tratto di strada, lungo 1 km, nel Comune di Al Bazuriyah grazie all’interessamento della cooperazione civile e militare (Cimic) dei caschi blu italiani. Il tratto di strada permetterà alla popolazione l’accesso ad una fonte di acqua e aumenterà la libertà di movimento di Unifil migliorando, di conseguenza, il controllo del territorio.

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