Casale sul Sile. ospitava anziani senza autorizzazione “Casa Augusta” chiusa dai carabinieri

La struttura non è accreditata per i non autosufficienti: disposto il sequestro, ma prima vanno trasferiti altrove gli ospiti
Una parte dei familiari degli anziani ospiti non autosufficienti convocati dai carabinieri
Una parte dei familiari degli anziani ospiti non autosufficienti convocati dai carabinieri

CASALE SUL SILE. Casa vacanze per anziani nel mirino dei Nas: ora rischia il sequestro. Ieri mattina l’operazione del Nucleo antisofisticazioni dell’Arma, coordinata dal maggiore Giuseppe Mercatali, ha riscontrato diverse irregolarità nella gestione dell’ex albergo Claudia Augusta, lungo il Sile, riconvertito in struttura di accoglienza per anziani.

L’aspetto più grave della vicenda riguarda la presenza all’interno della residenza, che non è accreditata come Rsa (residenza sanitaria assistenziale), di numerosi anziani non autosufficienti.

L’intervento di ieri, oltre ai carabinieri dei Nas, ha coinvolto anche vigili del fuoco, operatori dell’Usl, assistenti sociali e polizia locale. Tra le irregolarità riscontrate c’è anche il mancato rispetto della normativa antincendio, il cui certificato risulta scaduto dai primi di dicembre con alcune prescrizioni non sanate (il numero degli estintori presenti e l’assenza di una vasca esterna).

«Abbandonati alla vigilia di Natale. E noi adesso dove li portiamo?»


La “Casa per Ferie Home Claudia Augusta”, attiva dal 2013 e gestita dall’ex “violino” dell’orchestra del Gran Teatro La Fenice, Giuliano Nalesso, già fondatore del centro Biancospino di Cornuda, ospita attualmente 35 anziani. Ciò che hanno riscontrato i Nas è che quasi i due terzi delle persone accolte nell’ex albergo, 21 ospiti, risultano dal punto di vista sanitario come non autosufficienti e la struttura è priva delle autorizzazioni necessarie per accoglierli. Verrebbe dunque esercitata un’attività abusiva di Rsa, senza accreditamento, e senza rispettare i parametri previsti per legge.

Che l’Home Claudia Augusta agisse nel limbo era un fatto noto da tempo a più livelli: era previsto un incontro anche con l’amministrazione comunale per affrontare la situazione. L’operazione dei Nas ha certamente contribuito a far suonare il campanello d’allarme: nel primo pomeriggio di ieri i parenti sono stati contattati con la richiesta di prendere in carico i propri cari.

La struttura avrebbe dovuto essere messa immediatamente sotto sequestro ed evacuata integralmente. Alcuni problemi organizzativi, legati in particolare alle difficoltà di ricollocare in strutture adeguate proprio gli anziani non autosufficienti (il cui numero era stato forse inizialmente sottostimato) hanno fatto slittare questo provvedimento. Gli ospiti dunque sono rimasti dov’erano. Però il rischio di una chiusura pende ora come una spada di Damocle sul futuro della struttura.

Sul posto, oltre alle autorità, sono accorsi ieri anche i parenti lamentando in particolare la tempistica e le modalità di comunicazione, ma soprattutto le difficoltà legate al ricovero in strutture accreditate, i cui costi sono in molti casi proibitivi e la cui accessibilità risulta ancor più ostica per molti nuclei famigliari. Per molti di loro, strutture “borderline” come l’home Claudia Augusta rappresentano l’unica alternativa percorribile. Il costo di ospitalità oscilla tra i 1.700 e i 2.000 euro al mese. —


 

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