Casa di riposo, nuova gestione La minoranza: «Vendiamola»

FOLLINA. Dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto comunale dello scorso mese, la giunta Tonin di Follina e la Serena orizzonti spa di Udine definiranno in settimana gli ultimi adempimenti burocratici per il passaggio di consegne alla guida della casa di riposo Rsa “San Giuseppe”. Da luglio, infatti, la gestione passerà ufficialmente dalla Provincia lombardo-veneta dei Servi di Maria (l’Ordine di frati storicamente insediati nell’abbazia di Follina) alla holding friulana già attiva in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e ora, per la prima volta, anche nel Veneto. In proposito, la Serena orizzonti spa si è aggiudicata il bando comunale con una offerta pari a 990 mila euro per sei anni, 330 mila euro in più della base d’asta fissata a 660 mila euro (110 mila euro annui). A 33 anni dall’acquisto dell’ex lanificio ed ex collegio da parte del Comune di Follina e a dieci anni esatti dalla trasformazione in casa di riposo, dunque, lo storico edificio San Giuseppe è di fronte ad un altro passaggio epocale. Con la prospettiva, peraltro, di un ulteriore investimento da parte della giunta Tonin. Nelle casse municipali, infatti, prossimamente potrebbe giungere un contributo regionale di quasi un milione di euro per la ristrutturazione e l’adeguamento normativo della Rsa, al quale si aggiungerebbe il ricavo ottenuto dalla vendita delle case del lascito “ex Eca”, nonché di alcuni locali dello stesso San Giuseppe. «La situazione è ancora fluida», precisa il sindaco Renzo Tonin, «c’è effettivamente la possibilità di questo contributo regionale, ma c’è anche le necessità di un cofinanziamento municipale, sostenibile solo vendendo alcuni immobili di proprietà comunale. Il periodo non è però dei più propizi per vendere». Operazione bocciata dalla minoranza, convinta della necessità di sbloccare diversamente la situazione economica del paese. «La casa di riposo è un lusso per un piccolo Comune come il nostro», attacca Marco Lorenzon della lista civica Rispetto per Follina. «Vendiamo la casa di riposo, piuttosto, e investiamo in altre opere pubbliche». (g.z.)
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