Casa di riposo all’ex caserma «Ci saranno 50 assunzioni»

CODOGNÈ. Per 30 anni, dal ’60 al ‘90’, la caserma Maset di Codognè ha ospitato la Brigata Missili (terzo Gruppo Missili Volturno), fino a un migliaio di militari. Entrare oggi nei capannoni e immaginare queste armi fa una certa sensazione. Ma le testate, si badi, erano conservate nelle polveriere di Orsago e di Gaiarine, mimetizzate in aperta campagna. E l’addestramento si andava a farlo in Sardegna.
L’area
Ieri, il presidente della Regione Luca Zaia, il sindaco Roberto Bet, altri suoi colleghi, e il parroco, hanno cementato la prima pietra di una cittadella per 90 anziani non autosufficienti. E dentro quella pietra c’è una pergamena con questa scritta: «Perché questi edifici, costruiti per la guerra, diventino luoghi di pace, di serenità e di una vera umanità». L’intervento, affidato ad Anteo Cooperativa Sociale (3500 posti letto in Italia, 1500 addetti), andrà ad occupare un vasto spazio posto alla periferia nord est del centro urbano. L’area è di ben 23 mila mq, di cui più di 13 mila occupati dalle strutture di accoglienza. Ben 50 i posti di lavoro programmati. Fino al 2009, quindi per una quindicina d’anni, il complesso è stato letteralmente abbandonato. Poi, pian piano, è entrato il Comune, che ha ripulito. C’è ancora il grande cinema, a fianco della palazzina che verrà ristrutturata. C’è il bar, la cucina, l’autorimessa; solo i muri, però, sono rimasti in piedi. «Qui era davvero un disastro» ammette Zaia, quando incominciò ad interessarsi, all’inizio dell’amministrazione Bet, 10 anni fa appunto. Il sindaco ammette di aver sudato le classiche sette camicie per venire in possesso del sito, fino alla permuta con la caserma dei Carabinieri, passata allo Stato.
IL PROGETTO
«La parte centrale del lotto è occupata dal fabbricato principale, che verrà mantenuto, e sarà oggetto di trasformazione completa, in cui troveranno posto tutte le aree residenziali per un totale, appunto, di 90 posti letto – ha precisato Zaia - ogni nucleo sarà composto da aree residenziali con servizi igienici riservati (camere di degenza) e dai relativi servizi di nucleo». I tanti militari di ogni parte d'Italia che vi hanno soggiornato sono stati loro stessi a chiedere, nei raduni ospitati da Codognè, che il complesso mantenesse almeno un'icona di quello che era stato. Il corpo centrale, dunque, rimarrà in piedi. Sarà invece demolita la palazzina all’ingresso della caserma, che dà su via Ancelotto. I tre piani delle camerate verranno mantenuti, ovviamente con la necessaria ristrutturazione, mentre sul davanti troverà sistemazione una nuova costruzione, di stile moderno, ad un piano, per i servizi. Di tutto si occuperà “Anteo”, che avrà un occhio di riguardo per i residenti; avranno uno sconto nell’assistenza del 10 per cento. Il nuovo Centro per anziani sarà anche la sede di un polo diurno per gli autosufficienti. —
Francesco Dal Mas
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